La polemica

Mourinho, bordate al Galatasaray: "Club che influenza l'esito del campionato"

L'allenatore portoghese alimenta la polemica turca con il Galatasaray. Che bordate agli acerrimi rivali!

Mourinho, bordate al Galatasaray: "Club che influenza l'esito del campionato"
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Non sarà mai il primo a fare il primo passo per uscire da una polemica, José Mourinho le sue opinioni le esterna sempre e comunque, l'importante è che la fiamma rimanga accesa, che divampi anche... In particolare quando si tratta di affrontare tematiche su arbitri e dirigenti federali. Dopo essere stato squalificato per le accuse mosse a seguito del match contro il Galatasaray, l'allenatore del Fenerbahçe non ha risparmiato critiche al club rivale di Istanbul, adducendo al fatto che la sua squalifica sarebbe frutto di un intreccio che va ben oltre le vicende sul campo.

"Nel derby contro il Galatasaray sono stato squalificato per quattro giornate. Lo stesso giorno è stato reso noto che il presidente del comitato disciplinare stava festeggiando con la maglia del Galatasaray. Dieci ore dopo, la mia squalifica è passata da quattro a due giornate. Questo dovrebbe darvi un’idea della gravità di ciò che è successo", ha dichiarato l'ex allenatore di Inter e Roma ai microfoni di Sky Sports UK, per poi rincarare la dose in un’intervista a TNT Sport: "In Turchia non si tratta solo di una rivalità calcistica, ma di un sistema in cui un solo club ha un’influenza tale da determinare l’esito del campionato. La situazione non ha un buon odore" (aggiunge ridendo, ndr). "Il Fenerbahçe è un club che sta cercando di rompere questo dominio, ma non si tratta solo di una supremazia calcistica, quanto di un vero e proprio sistema che controlla tutto. Questo rende il nostro lavoro estremamente difficile. Lavoro per un grande club, un club trasparente e pulito, che vuole vincere e purificare il campionato turco nel modo più giusto possibile".

Josè Mourinho, allenatore Fenerbahce

In vista della sfida di Europa League contro il Rangers di Glasgow, Mourinho ha parlato delle possibili favorite per la vittoria finale, ricordando che ai quarti potrebbe esserci anche la Roma. Tuttavia, il tecnico portoghese non sembra entusiasta dalle possibilità della sua ex squadra: "Chi vincerà la coppa? Guardo ai due club inglesi, Manchester United e Tottenham, ma anche l’Athletic Bilbao è un top team e vorrà giocare la finale in casa. Ci sono ancora squadre molto forti in corsa, quindi noi per ora pensiamo solo ai Glasgow Rangers. Se dovessimo arrivare ai quarti, allora si potrebbe cominciare a sognare, ma con 16 squadre ancora in gioco, la strada è lunga".

Schietto, diretto, con un ego pronunciato, Mourinho ha anche riflettuto su come sia cambiato negli ultimi anni: "Sono cambiato in meglio. Penso di essere un allenatore più preparato rispetto al passato, con maggiore esperienza. Oggi tutto sembra come un déjà vu. Penso meno a me stesso e più agli altri: ai miei giocatori, ai dirigenti, ai tifosi del mio club. Ora mi sento decisamente meglio rispetto a prima. È chiaro che sono cambiato fisicamente, ma come allenatore credo di essere cresciuto molto rispetto a prima".