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La Juve sogna la rimonta (ma non lo dice)

In casa Juve nessuno vuole pronunciare la parola scudetto, nonostante i 15 punti raccolti nelle ultime 5 gare

La Juve sogna la rimonta (ma non lo dice)
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Sognare sì, ma con moderazione. In casa Juve nessuno osa pronunciare la parola "scudetto", ma è chiaro che un pensierino, classifica alla mano, è più che lecito. La Signora, attualmente quarta in classifica, ha ottenuto cinque vittorie consecutive e ha conquistato 15 punti nelle ultime cinque partite, riducendo il distacco dalla vetta a soli sei punti, a undici giornate dalla fine. Numeri importanti, considerando che nessuno ha fatto meglio della Juve nello stesso lasso di tempo: la capolista Inter ha raccolto 7 punti, il Napoli, primo inseguitore, solamente 4, l'Atalanta terza 9 e la Lazio quinta 11. Certo, il gioco non è sempre stato all'altezza e le eliminazioni da Champions League (PSV) e Coppa Italia (Empoli) bruciano ancora,  tanto da indurre un basso profilo, sia in pubblico che nello spogliatoio, dove pare sia vietato parlare di scudetto.

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Non si tratta di una resa o di scaramanzia, ma della volontà di concentrarsi su una partita alla volta per migliorare ciò che finora è stato parziale: una difesa solida ma una manovra ancora poco fluida, con molti giovani in campo e una mancanza di identità chiara. Inoltre, i frequenti cambi di formazione di Thiago Motta, alle prese con il rendimento altalenante di alcuni acquisti estivi come Koopmeiners, non hanno semplificato la situazione. La corsa verso il titolo appare difficile, considerando la continuità delle squadre che precedono la Juve e le sfide da affrontare (Atalanta, Fiorentina e Roma nelle prossime quattro gare). Tuttavia, se la striscia positiva dovesse continuare, al punto da ritrovarsi ancora in corsa a cinque o sei giornate dalla fine, perché non sognare? Il big match di domenica prossima contro l'Atalanta sarà piuttosto significativo, visto che solo una vittoria terrebbe vive le ambizioni. Un risultato negativo, viceversa, chiuderebbe subito ogni velleità di rimonta, costringendo la Juve ad occuparsi solo ed esclusivamente del quarto posto, in una corsa con la Lazio tutt'altro che scontata.