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Cristiano Ronaldo rinuncia alla trasferta in Iran: ecco il perché

La motivazione è surreale

Cristiano Ronaldo rinuncia alla trasferta in Iran: ecco il perché
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Cristiano Ronaldo non prenderà parte alla trasferta in Iran contro l'Esteghlal per la Champions League asiatica. Il 40enne attaccante dell'Al Nassr, infatti, è stato protagonista di una vicenda resa surreale dalle vigenti regole presenti nello stato asiatico.

 

CR7 e il bacio proibito

 

Tutto nasce nel novembre del 2023, in occasione di un'altra trasferta dell'Al Nassr a Teheran, quella volta per affrontare il Persepolis, con una folla di tifosi che aveva letteralmente preso d'assalto l'albergo dove alloggiava la squadra saudita per attendere CR7 e magari strappargli un selfie o un autografo. In realtà il plurivincitore del Pallone d'oro non aveva concesso troppo tempo ai suoi fan, ma si era fermato per abbracciare e dare un bacio sulla fronte a un'artista disabile, Fatemeh Hammami Nasrabadi, conosciuta non solo in Iran per le sue opere che dipinge con i piedi. Ma il gesto di CR7 con una donna che non è sua moglie per le leggi iraniane è considerato adulterio, e punito con cento frustate.

Con l'avvicinarsi della partita di domani, la vicenda del 2023 era tornata d'attualità sui social e non solo, così l'Al Nassr aveva scritto all'Esteghlal chiedendo di spostare il match in campo neutro per non fare correre rischi con le autorità iraniane al suo fuoriclasse. La risposta era stata negativa ma dall'Iran c'erano state assicurazioni che "sono state prese misure per garantire un piacevole soggiorno a Teheran sia all'Al Nassr che a Cristiano Ronaldo". Il quale però evidentemente non si fida, così ha deciso di non partire con la squadra, d'accordo con Pioli che non l'ha inserito nella lista dei convocati.