Coppa Davis

Spagna-Germania, oggi l’altra semifinale: chi vince sfida l’Italia

Gli spagnoli sperano nel doppio, i tedeschi puntano sul ritrovato Zverev: in palio un posto per giocarsi il titolo contro gli azzurri.

Spagna-Germania, oggi l’altra semifinale: chi vince sfida l’Italia

La semifinale di Coppa Davis si accende ancora prima che venga messo in gioco il primo punto. Da una parte la Spagna senza Alcaraz, con il numero uno costretto al ruolo di tifoso davanti alla TV; dall’altra una Germania rigenerata da Zverev, passato in pochi giorni da detrattore del format a leader emozionato che urla dalla panchina fino all’una di notte. È stata proprio la sua vittoria su Cerundolo a riaprire la sfida con l’Argentina, preludio al trionfo di Krawietz e Puetz in doppio: «Non ho più voce, sembrava una serata in discoteca», ha scherzato dopo aver spinto i compagni alla semifinale.

Oggi c’è un appuntamento con la storia. La Spagna, l’ultima volta che ha raggiunto il G4 nel 2019, ha poi sollevato la coppa con Nadal al comando. La Germania ci era arrivata lo scorso anno, ma senza Zverev: adesso, con un top ten in campo e il numero 3 del mondo in forma crescente, il progetto è ambizioso. Non vincono la Davis dal 1993, dai tempi di Michael Stich. E in sottofondo c’è anche la rivalità con l’ombra ingombrante di Boris Becker, che continua a punzecchiare Sasha: se “Bum Bum” resta irraggiungibile per palmares, almeno in Davis Zverev può cominciare a scrivere un pezzo della sua eredità.

A renderlo ancora più affamato è il bisogno di riscatto: appena otto giorni fa veniva sbattuto fuori dalle Finals dopo la sconfitta con Auger-Aliassime, chiudendo la stagione con un solo titolo – il 500 di Monaco – e un distacco siderale da Sinner e Alcaraz. Adesso il terreno è quello giusto per rilanciarsi. Dopo Cerundolo affronterà Jaume Munar, promosso a primo singolarista dal capitano Ferrer: un terraiolo che Zverev aveva battuto nettamente alle Olimpiadi 2024, ma che il tedesco non sottovaluta. «Sta giocando molto meglio di allora», avverte.

Prima dei numeri uno, in campo i numeri due: Carreno Busta contro Struff, uno scontro dal pronostico apertissimo. E come spesso accade nella Davis moderna, è probabile che tutto si decida nel doppio: da una parte i fedelissimi tedeschi Krawietz-Puetz, con 19 successi in 20 match; dall’altra il maestro Granollers, affiancato da Pedro Martinez, impeccabile quest’anno in maglia spagnola.

Le parole dei due capitani fotografano bene l’atmosfera. «Contro l’Argentina siamo stati a un passo dal baratro, ma siamo ancora qui e ora sognamo la coppa», dice Kohlmann. «Il gruppo è tutto – ribatte Ferrer –. I grandi nomi aiutano, ma è la fiducia reciproca che fa la differenza».

Spagna-Germania non mette in campo solo una semifinale: è il racconto di una Davis che cambia, di un format discusso ma che continua a produrre storie potenti. E tra assenze pesanti e leadership ritrovate, oggi una di queste si scriverà di nuovo.