Ranking ATP

Sinner, il sorpasso su Alcaraz diventa quasi impossibile

Il ritiro a Shanghai costa 950 punti e apre un autunno in salita: per tornare n.1 entro fine anno servirebbe un filotto perfetto tra Vienna, Parigi e Finals

Sinner, il sorpasso su Alcaraz diventa quasi impossibile

La strada verso il numero uno era già piena di ostacoli, ora per Jannik Sinner rischia di diventare un vicolo cieco. Il ritiro al terzo turno del Masters 1000 di Shanghai non è solo un passo falso sul campo, ma soprattutto un colpo pesante al ranking. Dodici mesi fa l’azzurro aveva trionfato in Cina, per cui lunedì perderà 950 punti, mentre il rivale Carlos Alcaraz, assente quest’anno, ne lascerà appena 200 (per i quarti raggiunti nel 2024). Il nuovo distacco sarà netto: Alcaraz 11.340 punti, Sinner 10.000.

Numeri che, a prima vista, non sembrano insormontabili, ma il problema sono le “cambiali” del circuito: la classifica ATP è mobile e cancella i punti ottenuti nelle stesse settimane dell’anno precedente. Da qui a dicembre Sinner dovrà restituire i 1.500 punti del trionfo alle Finals 2024, mentre Alcaraz perderà appena 300. Proiettando già questi tagli, la fotografia reale è quella della Race (la graduatoria solo dei risultati stagionali): Alcaraz 11.040, Sinner 8.500. Un divario di 2.540 punti che racconta quanto sia proibitiva la rincorsa nel 2025.

Calcoli e incastri impossibili

Sinner ha in calendario un torneo in più di Alcaraz, il 500 di Vienna (dal 20 ottobre, dopo l’esibizione saudita del Six Kings Slam), che potrebbe valere 500 punti. Poi arriveranno i due veri banchi di prova: il Masters 1000 di Parigi-Bercy (fino a 1.000 punti) e le ATP Finals di Torino (1.500 in caso di percorso perfetto). Per insidiare Alcaraz, l’azzurro dovrebbe vincere Vienna e Parigi e trionfare da imbattuto alle Finals, sperando al contempo che lo spagnolo non arrivi in fondo nei grandi tornei autunnali. Nemmeno uno scenario con titolo a Parigi e finale a Torino basterebbe; probabilmente neppure l’inverso (successo a Torino e finale a Parigi) cambierebbe la vetta.

Un sorpasso solo momentaneo

C’è un’ipotesi teorica: con vittoria a Vienna e Parigi e un’eliminazione precoce di Alcaraz in Francia, Sinner potrebbe balzare n.1 per una settimana dopo Bercy, prima che la cancellazione dei 1.500 punti di Torino 2024 lo riporti dietro. Sarebbe però una gioia effimera. Più realistico pensare che l’assalto vero al primato sia rimandato ai primi mesi del 2026, anche perché a gennaio Jannik dovrà difendere i 2.000 punti dell’Australian Open, mentre Alcaraz ne metterà in palio solo 400.

L’impressione è chiara: il ritiro di Shanghai ha tolto quasi ogni margine di manovra. Per rivedere l’azzurro al vertice servirà un 2026 d’assalto e un Alcaraz meno costante. Nel frattempo, Sinner dovrà fare i conti con un autunno dove ogni torneo diventa obbligatorio da vincere — un’impresa degna di un numero uno, ma che oggi assomiglia a una scalata impossibile.