Le parole

Sinner: "Dopo la squalifica mi sono sentito fragile, ma ho scelto il male minore"

Il campione italiano torna a parlare dopo la squalifica in vista del ritorno agli Internazionali d'Italia

Sinner: "Dopo la squalifica mi sono sentito fragile, ma ho scelto il male minore"
Pubblicato:

Jannik Sinner è tornato a parlare in vista del suo rientro dalla squalifica per la positività al Clostebol: il campione italiano, numero uno del ranking, il prossimo 13 aprile tornerà ad allenarsi, mentre il 5 maggio si concluderà il periodo di stop dalle competizioni è prenderà parte agli Internazionali d'Italia a Roma.

Sinner, ai microfoni di Sky, ha raccontato come sta vivendo questo periodo: "Sto molto bene, sono riposato e quindi sono contento. Ho fatto tante cose diverse. Ovviamente se potessi scegliere, sceglierei di giocare a tennis, però d'altra parte sto molto bene e non sto neanche pensando tanto al tennis in questo momento".

Fra una gara di kart e un'uscita in bicicletta, Sinner sta preparando il suo ritorno in campo: "Ci siamo avvicinando, ogni giorno mi sento meglio fisicamente, mentalmente, anche se ancora manca un bel po'. Stiamo lavorando davvero molto in palestra per essere ancora più pronti al rientro, è un allenamento diverso e più tranquillo perché non hai in mente che tra qualche giorno devi giocare".

Sinner e la squalifica

Sinner ha ribadito il suo desiderio di volersi sempre migliorare ("C'è una parte di me che punta alla perfezione, altrimenti non sarei nella posizione in cui sono. Se faccio un bel colpo c'è sempre qualcosina che posso fare meglio, ed è quello che stiamo provando per Roma"), poi però è tornato sulla squalifica: "Come mi sono sentito nei giorni in cui la Wada aveva proposto l'accordo che portava alla sospensione? Onestamente, molto tranquillo. Abbiamo accettato in poco tempo anche se non ero molto d'accordo, si doveva scegliere il male minore e credo sia stato fatto questo. Ingiusto ciò che sto passando ma poteva andare anche peggio e sarebbe stato ancora più ingiusto. Ci ho messo un po' a ritrovarmi dopo aver accettato l'accordo, ero molto fragile e vi direi una bugia a negarlo. Ma nella vita si impara e in questo periodo sto imparando tanto. Sono consapevole di essere innocente, le persone vicino a me non hanno il dubbio sulla verità. Sono sicuro che il rientro in campo andrà bene anche se all'inizio ci metterò un po' a ripartire".

Nonostante la squalifica è ancora al numero uno della classifica ATP ("Se me lo aspettavo? Alla fine è qualcosa che non puoi controllare. Alcaraz e Zverev stanno faticando? Nessuna partita è scontata, pure giocando contro il 150 al mondo. Le cose comunque possono cambiare velocemente"), ma la testa è già a Roma: "Sarà importante bilanciare l'attenzione che riceverò e il modo in cui reagirò alle cose esterne. Il pubblico italiano sarà un'arma in più a Roma. In questo mesetto mi preparerò al meglio. Il countdown è partito dal giorno uno, è una bella opportunità per migliorare nelle aree dove faticavo".

Seguici sui nostri canali