Jannik Sinner e Carlos Alcaraz sono pronti a scrivere un nuovo capitolo della loro rivalità. Domani, domenica 7 settembre, i due daranno vita alla finale degli US Open, l’ultimo atto dello Slam americano che assegnerà anche il primato mondiale. Appuntamento alle 20 italiane, sul palcoscenico iconico dell’Arthur Ashe Stadium di Flushing Meadows.
I numeri parlano chiaro: Alcaraz guida 9-5 nei precedenti, compresi i successi recenti a Roma e al Roland Garros, ma Sinner ha firmato a Wimbledon la vittoria più pesante della sua carriera, coronata dal primo titolo Major. Quest’anno la sfida è diventata appuntamento fisso: quella di New York sarà la sesta finale consecutiva tra i due, dopo Pechino, Roma, Parigi, Londra e Cincinnati (dove l’azzurro si ritirò per un malore).
Sul cemento gli incroci sono otto: lo spagnolo ne ha vinti sei, ma Jannik rincorre il tris dopo i colpi piazzati a Miami e Pechino. Impossibile dimenticare, inoltre, la maratona del 2022 a New York, quando Sinner sfiorò l’impresa sprecando un match point.
C’è anche l’aspetto economico a rendere l’appuntamento storico: il montepremi record di questa edizione prevede per i vincitori un assegno da 5 milioni di dollari, il 39% in più rispetto al 2023. Ma per Sinner e Alcaraz il vero premio sarà il titolo e lo scettro del tennis mondiale.