Trionfo cinese

Sinner demolisce Tien e trionfa all’Atp di Pechino

Jannik Sinner risponde ad Alcaraz prendendosi l'Atp di Pechino. Battuto in finale con un perentorio 6-2, 6-2 sullo statunitense Learner Tien.

Sinner demolisce Tien e trionfa all’Atp di Pechino

Jannik Sinner risponde presente. Dopo il successo di Carlos Alcaraz a Tokyo, l’azzurro replica immediatamente con una prestazione da campione a Pechino, dove si prende l’ATP 500 dominando in finale lo statunitense Learner Tien. Un match a senso unico, chiuso con un perentorio 6-2 6-2 in poco più di un’ora (1h12′), che consegna al numero uno d’Italia il 21° titolo della carriera, il terzo della sua straordinaria stagione.

Sul cemento cinese, Sinner si conferma padrone. Due anni dopo il successo su Daniil Medvedev, l’altoatesino torna a trionfare nel China Open, il primo dei due grandi tornei in calendario in Cina, dimostrando di aver completamente smaltito i fastidi fisici che avevano condizionato le sue ultime uscite. La finale non ha praticamente avuto storia: troppo superiore Sinner in ogni zona del campo, troppo netta la differenza di ritmo e solidità contro un Tien intimidito e mai realmente in partita.

Il primo set parte subito con un break che indirizza la sfida. Jannik spinge, serve alla perfezione e inizia ad accumulare ace – saranno oltre dieci a fine match – lasciando pochissimo margine all’avversario. Dal 2-0 al 5-1 il passo è breve, con lo statunitense in balia dell’azzurro. Tien prova ad accorciare le distanze, ma Sinner chiude comunque in 34 minuti con un altro break che vale il primo 6-2.

Nel secondo set l’unico vero momento di equilibrio si registra nei primi giochi, quando Tien riesce a portarsi sul 2-2, sfruttando un piccolo passaggio a vuoto del numero 4 del mondo. Ma è un’illusione. Il quarto game, perso a zero, segna l’inizio della fine per il giovane talento americano. Due doppi falli nel gioco successivo aprono la strada a un nuovo break, con Sinner che torna a macinare punti al servizio e prende definitivamente il largo. Il secondo 6-2 è solo la logica conseguenza di un dominio totale, con Tien che annulla due match point ma nulla può contro la superiorità dell’azzurro.

“È sempre speciale vincere a Pechino, soprattutto dopo quello che ho passato negli ultimi giorni. Non è mai facile affrontare un torneo con dei problemi fisici, ma sono contento di come ho reagito”, aveva detto Sinner alla vigilia. La risposta, sul campo, è stata da fuoriclasse.

Con questo successo, Sinner tocca quota 21 titoli in carriera, confermandosi tra i protagonisti assoluti del circuito. Nella corsa al numero uno del ranking, però, non ci sarà ancora il sorpasso: Alcaraz – che ha deciso di non partecipare al Masters 1000 di Shanghai – resterà in vetta almeno fino a Vienna. Ma l’azzurro ora ha una ghiotta occasione per avvicinarsi sensibilmente: con una riconferma sul cemento di Shanghai, dove è campione uscente, potrebbe portarsi a 390 punti dal rivale spagnolo, lasciando aperto ogni scenario in vista del finale di stagione.