Sinner, 41 settimane da numero 1: raggiunto Murray
Sinner sale al 14° posto all time per le settimane al vertice del ranking. Nel mirino ora c'è il brasiliano Kuerten

Jannik Sinner continua a dominare il tennis mondiale, iniziando la sua 41ª settimana consecutiva da numero uno del mondo. L'azzurro entra così ufficialmente tra i grandi della storia del tennis, eguagliando Andy Murray al quattordicesimo posto nella classifica di tutti i tempi per settimane in vetta. Un’impresa che mette Sinner accanto a un altro membro dei "Fab Four". Per eguagliare Rafael Nadal, Novak Djokovic e Roger Federer, invece il momento arriverà solo più avanti. Jannik Sinner e Andy Murray condivideranno il 14° posto nella classifica delle settimane da numero uno solo per una settimana, poiché già lunedì prossimo l'altoatesino raggiungerà le 42 settimane al vertice. Il 31 marzo, Sinner supererà il brasiliano Kuerten, salendo al 13° posto con 43 settimane. L'azzurro è già certo di rimanere al primo posto del ranking almeno fino al 21 aprile, quando toccherà le 45 settimane. Per scalzarlo dal trono prima del 5 maggio, data in cui è previsto il suo rientro dopo la sospensione di tre mesi, sarebbe necessario un miracolo da parte di Alexander Zverev o Carlos Alcaraz. Il suo ritorno coinciderà con gli Internazionali di Roma, dove Sinner tornerà in campo ufficialmente.

Il 22enne altoatesino potrebbe diventare il decimo giocatore nella storia a raggiungere le 52 settimane consecutive in cima al ranking mondiale, un club esclusivo che include nomi leggendari come Roger Federer, Jimmy Connors, Ivan Lendl, Novak Djokovic, Pete Sampras, Lleyton Hewitt, John McEnroe, Rafael Nadal e Andre Agassi. Un gruppo di veri e propri colossi del tennis, con cui Sinner ha ormai tutti i numeri per far compagnia. Se Sinner dovesse arrivare a 52 settimane da numero uno, ciò accadrebbe il 2 giugno, in pieno Roland Garros. Se mantenesse il primato anche dopo gli Internazionali di Roma, la strada sarebbe spianata per prolungare la sua leadership almeno fino all’inizio degli Us Open. Nei due Slam centrali della stagione, infatti, l’azzurro dovrà difendere "solo" una semifinale (a Parigi) e un quarto di finale (a Wimbledon), mentre Carlos Alcaraz dovrà fare i conti con la difficile missione di difendere il doppio titolo conquistato nel 2024. E a quel punto, mantenere il numero uno per tutto il 2025 non sarebbe certo un sogno irrealizzabile.