Nadal difende Sinner: "Il caso è chiuso, è innocente e onesto"
L'ex campione spagnolo ha rilasciato un'intervista al Telegraph in cui ha speso parole importanti per Jannik

Rafa Nadal difende Sinner. "Sono convinto che Jannik non abbia mai cercato di imbrogliare o ottenere vantaggi indebiti. Non solo credo nella sua innocenza, ma sono sicuro che sia una persona profondamente onesta”. Parole forti, decise, che pesano, soprattutto se pronunciate da una leggenda come lo spagnolo. Nadal ha voluto schierarsi apertamente al fianco di Jannik Sinner, intervenendo in un’intervista al Telegraph sulla vicenda legata al caso Clostebol, che ha coinvolto da vicino il campione azzurro.
La questione è ormai vicina all’archiviazione definitiva: la sospensione inflitta a Sinner si concluderà ufficialmente il 4 maggio, giusto alla vigilia degli Internazionali d’Italia. Ma per Nadal i dubbi non sono mai esistiti. “Alla fine, se non sbaglio, è uscito innocente dalla sentenza”, ha ribadito, lasciando intendere chiaramente la sua fiducia nei confronti del tennista altoatesino. Il maiorchino ha poi allargato il discorso, offrendo una riflessione più ampia: “Il caso non è stato positivo per il nostro sport, questo è chiaro. Ma a volte, purtroppo, possono accadere degli incidenti, delle situazioni impreviste. Io la vedo così perché credo fermamente in Jannik. Naturalmente non intendo mettere in discussione le decisioni delle autorità competenti: ci sono dei protocolli che tutti noi abbiamo accettato nel corso della nostra carriera, e in questo caso, chi ha giudicato aveva accesso a informazioni ben più approfondite di quelle che possiamo avere noi dall’esterno”. Nadal si è detto fiducioso nella correttezza dell’iter seguito: “Jannik ha accettato la sanzione di tre mesi, ha rispettato le regole e ora la vicenda può dirsi chiusa”. A proposito dei protocolli, l’ex numero uno del mondo ha aggiunto con lucidità: “Se non ci piacciono o li riteniamo superati, allora tocca a chi di dovere impegnarsi per migliorarli. Ma non mi piace parlare male del nostro sport: quelle regole le abbiamo condivise e sottoscritte tutti”. Il fuoriclasse spagnolo, che ha ufficializzato il proprio ritiro circa sei mesi fa, ha scelto invece di non esprimersi sul documento presentato dalla PTPA (il sindacato fondato da Djokovic e Pospisil) che un mese fa ha sollevato critiche e accuse nei confronti delle istituzioni tennistiche: “Non saprei, ormai sono fuori dal circuito”. E sul futuro, Nadal ha lasciato aperta una porta, seppur con cautela: “Per il momento non ho trovato dentro di me la motivazione per tornare a giocare, nemmeno per una partita-esibizione. Forse, un giorno, se troverò una ragione valida, potrei farlo. Ma al momento, quel giorno non è ancora arrivato”.
🚨 "I’m convinced from what I know of Jannik that he never tried to cheat"
Rafael Nadal on Jannik Sinner's drug ban
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— Telegraph Sport (@TelegraphSport) April 22, 2025