Il ritiro anticipato

Indian Wells, il polso ferma Kyrgios in lacrime: "Fa troppo male"

Il tennista australiano abbandona anzitempo il match: al turno successivo avanza l'olandese Van de Zandschulp.

Indian Wells, il polso ferma Kyrgios in lacrime: "Fa troppo male"
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Nick Kyrgios ha dovuto abbandonare dolorosamente il match contro Van de Zandschulp a Indian Wells, ritirandosi a metà del secondo set per un problema al polso che minaccia di compromettere la sua carriera. L'australiano si è arreso sul punteggio di 7-6 (7) 3-0 per l'olandese, visibilmente provato dal dolore. Le lacrime hanno segnato il suo ritiro, un momento emotivo che riflette la difficile situazione fisica a cui sta facendo fronte.

Il polso di Kyrgios, che aveva cominciato a farsi sentire nei giorni precedenti al torneo, lo ha tradito proprio quando l'incontro sembrava prendere una piega incerta. "Non ho problemi a perdere una partita", ha spiegato dopo il match, "ho perso tante volte nella mia carriera. Ma quando non riesco a finire le partite a causa del dolore, allora è un'altra cosa". L’australiano ha aggiunto che le lacrime erano dovute principalmente al fatto che il dolore al polso, unito al grande impegno che ha messo per tornare in campo, ha reso tutto più difficile. "Indian Wells è uno dei miei tornei preferiti", ha detto con emozione, "e non volevo uscire così".

Nick Kyrgios, tennista australiano

AL SECONDO TURNO AVREBBE TROVATO DJOKOVIC
Van de Zandschulp avanza al secondo turno, dove incontrerà Djokovic, mentre Kyrgios si trova a fare i conti con un’altra delusione. Già prima del torneo, l’australiano aveva accennato a difficoltà fisiche, con il dolore al polso che gli ha reso difficile l'esordio. "Ci vorrà del tempo", aveva detto durante la conferenza pre-partita, e, purtroppo, aveva ragione. Il riacutizzarsi dell’infortunio ha infatti reso inevitabile il ritiro. Il suo futuro, ora, è più incerto che mai.

FUTURO SEMPRE PIU' INCERTO

Il problema al polso potrebbe segnare una svolta nella carriera di Kyrgios, almeno per quanto riguarda il singolare. L'australiano ha spiegato che, nonostante il desiderio di tornare in campo, non è sicuro di poterlo fare a livelli competitivi. "So che dovrò convivere con questo problema", ha ammesso. "Non è garantito che possa tornare al miglior livello, come è successo con Thiem, Del Potro e Nishikori. Ci vorrà tempo, e forse molto tempo". Nonostante la protezione del ranking, che gli permetterà di giocare ancora per qualche tempo, la sua posizione nel ranking è ormai al numero 1099, il che rende difficile pianificare un futuro radioso.