Addio Pietrangeli

Funerali Pietrangeli: l’ultimo saluto tra commozione e gratitudine

Familiari, amici e grandi figure dello sport hanno ricordato il campione che ha segnato la storia del tennis italiano.

Funerali Pietrangeli: l’ultimo saluto tra commozione e gratitudine

Nonostante la mattinata fosse iniziata con la commemorazione sul campo del Foro Italico a lui dedicato, il momento più intimo e toccante per ricordare Nicola Pietrangeli si è consumato qualche ora dopo, nella Chiesa della Gran Madre di Dio a Ponte Milvio. Qui si sono svolti i funerali in forma privata, celebrati da Don Renzo Del Vecchio, lo stesso sacerdote che aveva pregato poco prima sulla terra rossa del suo “tempio” sportivo.

Durante l’omelia, Don Renzo ha tracciato un ritratto umano del campione: “Amava avere l’ultima parola, e finalmente potrà dirla al Signore”, ha detto con un sorriso velato di emozione. Ha ammesso di non averlo conosciuto personalmente, ma di essersi concentrato sull’uomo oltre il personaggio: “Ho pensato a lui nei momenti di paura e solitudine, e alla sua ironia, qualità delle persone intelligenti. Me lo immagino mentre incontra il più grande di tutti… e magari trova qualche difetto anche a Gesù Cristo”.

Tra i momenti più intensi, l’intervento di Giovanni Malagò, che ha ricordato la sua ultima visita: “Sono andato sabato pomeriggio, all’ultimo, perché si avvicinava l’ora più buia. Mi ha detto: ‘Per me resterai sempre Giovannino’”.

Presenze internazionali e il ricordo degli amici di sempre

Tra i primi ad arrivare a Ponte Milvio, il principe Alberto di Monaco, legato a Pietrangeli da un’amicizia di lunga data. “Lo conoscevo da tanti anni, era un uomo splendido. Tenevo molto a essere qui anche per la famiglia. È stato presente nei momenti più importanti della mia vita”, ha dichiarato con grande emozione.

Non è mancata la presenza del tennis attuale, rappresentato da Fabio Fognini: “Era doveroso essere qui. Con lui avevo un rapporto bellissimo: ci mancherà, ci mancherà il suo stile giocoso e soprattutto la sua persona. Mi ha trasmesso il valore della maglia azzurra e con lui in Davis ho ricordi meravigliosi. Come ha detto il presidente Binaghi, per il nostro tennis è stato anche un parafulmine. Oggi lascia un grande vuoto nel nostro magnifico sport”.

Il saluto delle icone dello sport

All’uscita dalla chiesa ha parlato anche Gianni Rivera, che con la sua consueta ironia ha ricordato una delle prime battute ricevute da Pietrangeli: “Mi disse: ‘Sei stato fortunato che tra calcio e tennis io abbia scelto il tennis…’. È stato davvero un grande numero dieci”.

Una chiesa colma di affetto

La chiesa era gremita di personalità dello sport e della cultura, accorse per onorare l’ultimo desiderio di Pietrangeli di una commemorazione condivisa. Presenti, tra gli altri, il ministro per lo Sport Andrea Abodi, il presidente del Coni Luciano Buonfiglio, il presidente del Cip Marco Giunio De Sanctis, oltre a figure storiche come Adriano Panatta, Franco Carraro, Mario Pescante e Licia Colò.

Un ultimo, corale abbraccio a un uomo che ha lasciato un’impronta profonda e indelebile nella storia dello sport italiano.