Fognini dà l'addio al tennis: “È il momento giusto, lascio felice”
Il tennista ligure si ritira a 38 anni: 9 titoli ATP, un Masters 1000 e la vittoria all’Australian Open in doppio. “È il modo perfetto per salutare”

Fabio Fognini dice addio al tennis professionistico. Lo fa a modo suo, con parole sincere e un velo di emozione, nella cornice suggestiva di Wimbledon, dove ha convocato una conferenza stampa per annunciare il suo ritiro. A 38 anni, il talento ligure chiude una carriera ricca di successi, colpi spettacolari e momenti indimenticabili.
“Oggi è ufficiale, vi saluto tutti. Questo è il miglior modo per dire addio”, ha dichiarato. “Negli ultimi anni è stato sempre più difficile, tra infortuni e cali di classifica. Amo ancora questo sport, ma sento che è arrivato il momento di essere onesto con me stesso. Dopo la partita con Alcaraz ho capito che non voglio più tornare indietro”.
Una carriera d’autore
Il palmarès di Fognini racconta la storia di un talento raro: 9 titoli ATP in singolare, tra cui spicca lo storico trionfo nel Masters 1000 di Monte Carlo nel 2019, prima (e unica, finora) vittoria di un tennista italiano in un “Mille” da quando esiste la formula attuale. In doppio, ha vinto l’Australian Open 2015 insieme all’amico di sempre Simone Bolelli.
Il miglior risultato nei tornei dello Slam in singolare resta il quarto di finale al Roland Garros 2011, mentre il picco in classifica ATP è stato il n.9 del mondo raggiunto nell’estate del 2019, coronamento di una carriera vissuta sempre a modo suo, tra genio e sregolatezza.
L’addio: “Era ora”
Fognini ha spiegato che inizialmente il suo desiderio era quello di ritirarsi a Monte Carlo nel 2026, “il torneo del cuore”. Ma la realtà degli ultimi anni, segnata da infortuni e fatiche fisiche, lo ha spinto ad anticipare la scelta:
“Alla mia età è sempre più dura. Ho sofferto molto fisicamente. Credo che questa sia la miglior decisione. Amo ancora il tennis, mi ha dato tutto. E continuerà a far parte della mia vita”.
L’orgoglio di un’epoca
Non poteva mancare un riferimento ai mostri sacri contro cui ha incrociato la racchetta:
“Ho giocato nell’epoca di Federer, Nadal e Djokovic. I migliori di sempre. È stato un onore far parte di questa generazione. Ho tanti ricordi che custodirò per sempre”.
Il futuro?
Fognini non ha ancora parlato dei prossimi passi, ma è difficile immaginare che si allontani davvero dal tennis. Ha lasciato intendere che resterà legato a questo mondo, magari in una nuova veste.