L'addio al tennis

La lettera di Fognini: "Tennis, sei stato il mio universo"

Fabio Fognini ha voluto mettere nero su bianco il suo addio al tennis mandando l'ennesimo messaggio d'amore a questo sport.

La lettera di Fognini: "Tennis, sei stato il mio universo"
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Non poteva esserci congedo più poetico, più simbolico, più suo. Fabio Fognini ha scelto il palcoscenico di Wimbledon per chiudere il sipario su una carriera che ha diviso, infiammato, fatto discutere, ma che non ha mai lasciato indifferenti. L’ultima sfida, giocata sul campo centrale contro Carlos Alcaraz, è stata un piccolo capolavoro emotivo: cinque set intensi contro il campione in carica, un addio in punta di racchetta e con gli occhi lucidi. Ora, a qualche giorno di distanza, è il momento delle parole. Quelle che Fognini ha affidato ai social, attraverso una lunga lettera che suona come un commiato ma anche come un inno d’amore al tennis, al pubblico e alla sua famiglia.

“Dopo alcuni giorni di riflessione, ho scritto questo pensiero per voi… È arrivato quel momento che, in fondo, sapevo sarebbe arrivato, anche se una parte di me sperava non succedesse mai. La decisione non è stata semplice, ma sento che questo è il momento giusto”, scrive Fognini, consapevole di lasciare un pezzo di sé sul circuito. Parole pensate, maturate, pesate dopo mesi di incertezze e acciacchi, ma anche dopo l’ennesima dimostrazione di classe e carattere offerta sull’erba londinese.

Il campione ligure racconta la simbiosi con uno sport che gli ha dato tutto e che lui ha ricambiato, a modo suo, tra magie e intemperanze. “È stato il mio universo: mi ha formato, mi ha fatto crescere, mi ha insegnato resilienza, forza e pazienza, tanto nelle vittorie quanto nelle sconfitte. Mi ha dato molto più di quanto avrei potuto immaginare e per questo gli sarò sempre grato”. È il Fognini maturo a parlare, consapevole e grato, capace di guardare indietro senza rimpianti, e avanti con uno sguardo curioso.

I ringraziamenti non mancano e arrivano dritti al cuore. “Grazie a tutti gli allenatori, ai collaboratori, agli sponsor che mi hanno accompagnato lungo il cammino; grazie agli amici e a tutti quelli che mi hanno sostenuto, nei giorni esaltanti e in quelli più difficili. Il vostro affetto ha reso questo viaggio indimenticabile”. Poi, il passaggio più toccante, quello riservato alla famiglia, rifugio e forza nei momenti bui, complice nei trionfi. “Grazie mamma e grazie papà: senza di voi nulla sarebbe stato possibile. E a te piccola sorellina, grazie per essere sempre stata la mia prima tifosa. Flavia, sei la donna, la mamma e la compagna di vita che ho sempre sognato. Sei stata, sei e sarai il mio punto di riferimento. Grazie per avermi donato una famiglia da sogno: tre splendidi nani che sono la mia ragione di vita”.

Fognini chiude idealmente la porta sullo spogliatoio, ma non sulla sua relazione con il tennis. C’è una nuova fase da scoprire, forse ancora dentro le righe del campo, forse accanto, in una veste diversa. “Si chiude un capitolo importante della mia vita. Me ne vado con il cuore pieno di gioia, orgoglioso del percorso fatto e curioso di scoprire cosa mi riserverà il futuro. Una cosa è certa: il mio legame con il tennis non finisce qui. See you soon, tennis. See you soon, my lover”.