Chi è Atmane? La sorpresa di Cincinnati avversario di Sinner in Semifinale
La storia di Atmane è un racconto immaginifico di sport e passione. La sceneggiatura perfetta di un film che tutti vorremmo vedere.

A Cincinnati, dove tutto sembrava scritto per i grandi nomi, è spuntato un outsider senza sponsor, con un QI da superdotato, un passato fatto di paure e una racchetta che, oggi, vale una semifinale contro Jannik Sinner. Terence Atmane, numero 136 del ranking ATP, è la sorpresa più clamorosa del torneo. Un underdog nella forma e nella sostanza: si paga ogni spesa di tasca propria – viaggi, hotel, attrezzatura – fatta eccezione per le racchette fornite da un fornitore tecnico. Eppure, eccolo lì, tra i migliori quattro di un Masters 1000, pronto ad affrontare il numero uno del mondo.
Genio solitario
Il francese ha un’intelligenza fuori dal comune: 158 di quoziente intellettivo, un dato che lo colloca tra il 2% più dotato al mondo. Ma non è solo un numero: la sua intelligenza si riflette anche in campo, in un tennis creativo, istintivo, rischioso ma efficace, specie quando non ha nulla da perdere. E perdere, Terence, ha imparato a farlo. Prima di arrivare a Cincinnati, il 2025 era stato avaro di soddisfazioni. A marzo era scivolato oltre la 180ª posizione, collezionando cinque sconfitte consecutive e rischiando l’oblio fuori dalla Top 200. Poi, la risalita. L’arrivo del coach Guillaume Peyre, due titoli Challenger (Guangzhou e Busan), il ritorno nei 130. Ma nulla che potesse far presagire l’exploit in Ohio.
La notte più buia
Ma se c’è una cifra che definisce Atmane, è la resilienza. Nel 2023, quando aveva solo 21 anni, raccontò un episodio agghiacciante: "Una notte, erano le tre, non riuscivo a muovermi. Ho pensato di morire. Da lì ho deciso di combattere contro l’ansia e la depressione". Una battaglia silenziosa, vinta passo dopo passo, che oggi lo ha portato a essere protagonista su uno dei palcoscenici più importanti del tennis mondiale.
Il cammino da favola a Cincinnati
Entrato dalle qualificazioni, Atmane ha vinto tre partite senza cedere un set. Poi ha battuto Cobolli, Fonseca, e messo a segno due autentiche imprese: remuntada su Fritz, n.4 al mondo, e dominio totale su Holger Rune, travolto 6-2 6-3. È qui che il francese ha mostrato la sua vera natura: tennis frizzante, servizio potente, un dritto sempre in cerca del vincente e una mano educatissima nelle variazioni. Gioca con coraggio, come se questi match li avesse già vinti nella testa. Tre delle sue sei vittorie in carriera contro top 50 sono arrivate solo in questa settimana. Non è più un’anomalia del ranking, è un giocatore pericoloso. E il fatto che non abbia sponsor, che si gestisca da solo ogni aspetto logistico, rende ancora più epico questo viaggio.
“Diventerò quello che dovrò diventare”
Atmane lo ripete spesso: niente pressioni, solo il campo. "Cerco semplicemente di dare il meglio, poi vedremo. Diventerò quello che dovrò diventare". E forse, quel qualcuno lo stiamo vedendo nascere proprio a Cincinnati. Sabato sfiderà Sinner, che è 135 posizioni sopra di lui e ha appena lasciato due game a un ex “bestia nera” come Auger-Aliassime. Ma chi conosce Atmane sa che questi sono i match in cui il francese rende al massimo. Il talento c’è, la testa oggi pure. E anche se parte sfavorito, ha già dimostrato che le etichette non gli stanno bene addosso. Il "Cinderella Man" di Cincinnati è certamente la più lieta notizia di questo torneo e il racconto passerà ora in semifinale dal numero 1 al mondo Jannik Sinner