Binaghi si gode l'impresa: “Sinner è il campione che sognavamo”
Il presidente della Federazione Italiana Tennis esulta dopo la vittoria di Jannik a Wimbledon: "In futuro può fare il grande slam"

L’attesa è finita. Dopo 137 edizioni senza mai vedere il tricolore sventolare sul gradino più alto del podio a Wimbledon, l’Italia del tennis può finalmente esultare: Jannik Sinner è il nuovo campione del torneo di singolare maschile più iconico del mondo, imponendosi in finale contro lo spagnolo Carlos Alcaraz e firmando una delle pagine più gloriose dello sport azzurro.
Un trionfo che va ben oltre la dimensione sportiva: è la rottura di una maledizione, la riscrittura di una storia che finora ci aveva sempre visto ai margini del mito londinese. E ora, quel mito ha finalmente un protagonista italiano.
Entusiasta e fiero, il presidente della FITP Angelo Binaghi ha commentato così, ai microfoni di SuperTennis:
“È una delle più grandi vittorie del tennis italiano, anche per l’importanza del torneo e per il fatto che un italiano non l’avesse mai vinto in singolare. Ma non è un caso isolato. Abbiamo una corazzata.”
Binaghi ha voluto sottolineare il momento d’oro del movimento azzurro:
“C’è la Paolini che ha vinto a Roma, Musetti che è numero 7 del mondo e speriamo possa qualificarsi alle ATP Finals di Torino insieme a Jannik. Sarebbe un sogno vedere due italiani lì. Cobolli è entrato tra i primi 20, Berrettini lo stiamo recuperando, e poi Sonego che continua a dare prova di sé negli Slam. Abbiamo 8-10 giocatori che il mondo ci invidia.”
Ma il cuore del suo discorso è stato tutto per Jannik Sinner:
“È un ragazzo straordinario, uno dei più intelligenti che io abbia mai conosciuto. Un grande uomo. Se avessi potuto disegnare il campione italiano del futuro, l’avrei disegnato come lui: solido, concentrato, fermo nei momenti chiave. E fuori dal campo è un esempio. Se le nuove generazioni italiane guardano a lui, il futuro del nostro tennis sarà splendente.”
Infine, uno sguardo carico di ambizione:
“Credo abbia tutto il tempo e la possibilità per inseguire anche il Grande Slam nei prossimi anni. Avere il giocatore più forte del mondo cambia la storia non solo del tennis, ma di tutto lo sport italiano. Quindi armatevi di racchetta e biglietti aerei: le emozioni di oggi sono solo l’inizio. Ce ne saranno molte altre nei prossimi dieci anni.”