Marquez non cerca scuse: "Ho combinato un disastro"
Il pilota spagnolo dispiaciuto dopo la caduta (e il conseguente ritiro) nel Gp delle Americhe, costata la vittoria

Marc Marquez non cerca scuse facili: «Questa è la vita, non ero Superman dopo la Sprint e non lo sono neppure adesso. È stato un disastro? Sì, però so perché sono caduto e soprattutto la gara stava dimostrando che ero veloce anche questa volta. Chiedo scusa al team, è stata solo colpa mia». Lo spagnolo perde così l’opportunità di mantenere il suo en plein, avendo vinto tutte le precedenti gare stagionali, incluse le tre Sprint e i due GP di Thailandia e Argentina. Tradito da un circuito che forse ama di più, quello che gli ha regalato alcuni record leggendari, come le sette vittorie e le otto pole position (nessun altro pilota ne ha ottenute così tante su una stessa pista). Così, dopo due weekend da dominatore, arriva il momento della delusione. A sentirlo dire, però, è una delusione parziale: «Sembra strano dirlo, ma sono contento, perché nonostante questo incidente siamo rimasti a un punto dalla vetta della classifica del Mondiale».
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— MotoGP™🏁 (@MotoGP) March 30, 2025
Marquez, tra l’altro, aveva animato i minuti precedenti il via con una mossa da vero stratega. Con l’asfalto ancora umido, più della metà dei piloti aveva optato per le gomme da pioggia, ma a tre minuti dal semaforo, Marquez ha deciso di rientrare ai box per cambiare moto, scegliendo le slick e una configurazione da asciutto, seguito poi da tutti gli altri, con il conseguente ritardo delle procedure di partenza di circa dieci minuti: «Avevo sbagliato all’inizio, ma dopo la Moto 2 le condizioni meteo non mi sembravano adatte. Ho sperato che in tanti mi seguissero, ma se nessuno fosse tornato ai box con le rain, sarei comunque partito dalla pit lane con la moto da asciutto, cercando di rimontare in pista». Sulla caduta di Marquez si è espresso anche Gigi Dall’Igna, direttore generale di Ducati Corse: «Mi dispiace per lui perché stava facendo un’altra gara incredibile, ma la MotoGP è così, può succedere di tutto fino alla bandiera a scacchi e stavolta le condizioni erano davvero difficili. Ha fatto un errore, ma ha dimostrato di essere forte. E sono contento per Bagnaia, aveva bisogno di una prestazione di sostanza».