Formula 1: Piastri vince il GP di Miami
Doppietta McLaren in Florida, terzo Russell. Delusione Ferrari: Leclerc 7°, Hamilton 8°

Oscar Piastri conquista la sua terza vittoria consecutiva e la quarta stagionale, trionfando a Miami dopo un duello breve ma avvincente per la prima posizione con Max Verstappen, che alla fine si piazza quarto. Al secondo posto si classifica Lando Norris, completando una doppietta per la McLaren, sebbene la sua gara sia stata segnata da un’intensa battaglia nelle prime curve con lo stesso Verstappen. George Russell, invece, sfrutta un pit stop in Virtual Safety Car per sorpassare Verstappen e il compagno di squadra Andrea Kimi Antonelli, che conclude al sesto posto.
Il giovane Antonelli, molto abile nel cogliere l’opportunità data dalla lotta tra Verstappen e Norris, si è portato fino alla seconda posizione prima di dover cedere terreno. La gara non ha riservato sorprese particolari e si è rivelata deludente, forse anche più di quanto ci si aspettasse, per la Ferrari. Charles Leclerc e Lewis Hamilton chiudono rispettivamente in settima e ottava posizione, con il cambio di posizione finale tra i due ferraristi che ha spinto Hamilton a protestare via radio con la direzione della Scuderia: "Volete che lasci passare anche Sainz?", ha protestato via radio l'inglese, sempre più frustrato dalla pochezza della Ferrari in questa prima parte di stagione. Piastri si conferma al comando della classifica con 16 punti di vantaggio su Lando Norris.
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Un fine settimana da archiviare velocemente per la Ferrari, che ha visto la sua performance ben lontana dai top team come McLaren e Red Bull. Un ulteriore segnale d'allarme per Maranello, che salvo i prossimi sviluppi potrebbe a breve decidere di dedicare la propria attenzione alla macchina del 2026. Invece, si è trovata in lotta con la Williams, che ha visto il brillante Alexander Albon piazzarsi ai limiti della top five (davanti a Antonelli), mentre Carlos Sainz ha chiuso nono, proprio dietro le due SF-25. Yuki Tsunoda completa la zona punti con la Red Bull.