Trionfo olandese

van der Poel vince la Parigi-Roubaix 2025

van der Poel vince la Parigi-Roubaix 2025 per la terza volta di seguito. In precedenza ci erano già riusciti Moser e Lapize

van der Poel vince la Parigi-Roubaix 2025
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Nel leggendario velodromo di Roubaix, l’unico sovrano è Mathieu van der Poel. Il super campione neerlandese, replicando quanto fatto nel 2023, vince ancora la "Reine" e completa una straordinaria doppietta con la Sanremo. Si tratta della sua terza vittoria consecutiva in questa gara iconica, eguagliando leggende come Francesco Moser e Octave Lapize. Raggiunge così anche il numero di successi di grandi come Gaston Rebry, Rik van Looy, Eddy Merckx, Johan Museeuw e Fabian Cancellara (con tre vittorie, ma non consecutive). Se consideriamo i Monumenti vinti, il conteggio di van der Poel sale a otto, raggiungendo Tadej Pogacar.

Il campione del mondo in maglia UAE, alla sua prima partecipazione a Roubaix, ha dato tutto per conquistare la gara. Attacchi, rilanci, strategie: ma niente da fare. Poi, a -38 km dal traguardo, sul settore di Pont-Thibault to Ennevelin, una caduta banale ma fatale lo ha estromesso dalla lotta per il titolo, costringendolo a un secondo posto (che comunque gli garantisce il podio in tutte le classiche Monumento). Mads Pedersen, vittima di una foratura a 70 km dalla fine, ha perso le ruote giuste nel momento cruciale, concludendo terzo, proprio come l’anno scorso, davanti a Wout van Aert (quarto come alla Ronde). Solamente tredicesimo Pippo Ganna, il miglior italiano, ma anche lui ha dovuto fare i conti con alcuni problemi tecnici.

La cronaca

La 122esima edizione della Parigi-Roubaix prende il via alle 11:25 sotto un cielo nuvoloso a Compiègne, nell’Alta Francia. La fuga si forma dopo 20 km di attacchi timidi e nervosismo. Tra i protagonisti ci sono Heiduk (Ineos), Lazkano (Bora), Hoelgaard (Uno-X), Rutsch (Intermarché), Walker (EF), De Buyst (Lotto), Townsend (Q36.5) e Stockman (Rockets). Il vantaggio massimo raggiunge i tre minuti e mezzo.

Proprio alle porte del primo settore di pietre, Troisvilles to Inchy, il gruppo esplode: cadono Philipsen (Alpecin), Pithie (Bora), van Aert (Visma) e Mohoric (Bahrain). Poco dopo arriva la foratura di Ganna (Ineos), che perde quasi un minuto. Caos totale. Van Aert rientra velocemente, ma il gigante italiano ha bisogno dell’aiuto di tutta la squadra per recuperare terreno.

Sull’ascesa verso la Foresta di Arenberg (95 km all’arrivo), il duo van der Poel-Pogacar accelera con una furia incredibile. Iniziano a staccare gli altri, tirandosi dietro solo Pedersen (Trek), Bissegger (Decathlon) e Philipsen (Alpecin), mentre più indietro van Aert (Visma) e Kung (FDJ) sono già fuori dai giochi.

Il settore decisivo

Nel tratto Tilloy to Sars-et-Rosières, Pogacar lancia un’altra accelerazione devastante. VDP risponde e lo segue, mentre Philipsen si stacca dopo qualche difficoltà. Pedersen, sfortunato, cade e si ritira dalla lotta. Anche Bissegger, dopo aver dato tutto, molla. A 45 km dalla fine, sulla salita di Mons-en-Pévèle, rimangono solo in due, con Philipsen che non regge più il ritmo e si stacca.

Il settore di Pont-Thibault to Ennevelin, il nono, rappresenta l’epilogo di una gara spettacolare. Pogacar, alla sua prima esperienza a Roubaix, cade rovinosamente in uscita da una curva, lasciando via libera a van der Poel, che ora è imprendibile. Il distacco da 15” diventa ben 50” in pochissimi chilometri, con il capitano dell’Alpecin che scrive la parola fine sulla sua terza monumento stagionale, proprio prima dell’incredibile Carrefour de l’Arbre.

Gli ultimi 15 km diventano una sorta di passerella per van der Poel, che supera senza problemi una foratura e taglia il traguardo per conquistare la sua terza Parigi-Roubaix consecutiva. In questo modo, eguaglia leggende come Moser e Lapize. A livello di successi, raggiunge anche Rebry, van Looy, Merckx, Museeuw e Cancellara, con tre vittorie a testa.

Al secondo posto conclude Tadej Pogacar, terzo Mads Pedersen, quarto Wout van Aert e quinto Florian Vermeersch. Il primo degli italiani è Pippo Ganna, che si ferma al tredicesimo posto.

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