Valentin Carboni: "So che l'Inter crede in me"

Francesco Pio Esposito e Valentin Carboni, i due giovani protagonisti del Mondiale dell'Inter. Negli ultimi tempi, molte attenzioni in casa Inter sono rivolte verso Francesco Pio Esposito, protagonista di una prestazione brillante, coronata dalla rete del vantaggio, nella sfida contro il River Plate. Tuttavia, se la squadra nerazzurra ha centrato la qualificazione agli ottavi di finale del Mondiale per Club, il merito va anche al gol decisivo realizzato da Valentin Carboni nella partita contro il Monterrey.

 

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Con Esposito che rimarrà a disposizione di mister Chivu, ci si chiede se anche il talentuoso argentino Valentin Carboni seguirà la stessa strada. Interpellato dalla Gazzetta dello Sport, il giovane risponde così: "Presto per parlare del mio futuro, ora c’è il Mondiale e poi il ritiro della prossima stagione per stare in gruppo. Qualunque sia la soluzione, so che l’Inter crede e ha sempre creduto in me, come Chivu".

Per un ragazzo di vent’anni come lui, reduce da un lungo stop a causa del grave infortunio subito durante l’esperienza a Marsiglia, è un’opportunità importante per dimostrare il proprio valore: "Fu una botta durissima, ho sofferto tanto e desideravo solo tornare a essere un calciatore." Ora, però, l’occasione di rimanere a Milano sembra più concreta: "Rispetto a prima magari vedono di più i giovani, c'è anche Chivu che è abituato a lanciarli. Bisogna comunque ricordarsi che all'Inter ci sono tanti campionati, a volte è necessario farsi le ossa altrove per poi tornare."

Carboni è anche disposto a cambiare zona del campo pur di trovare spazio: "In teoria sono un trequartista ma nel calcio di oggi è una posizione che non esiste quasi più, per questo i giocatori come me si spostano spesso sulla mezzala. Potrei vedermi in futuro in questa posizione, magari con proiezione offensiva."

Infine, non manca il riferimento al rapporto con Pio Esposito, suo grande amico e compagno: "Abbiamo la stessa età e un’amicizia lunga, stiamo bene fuori dal campo, ma dentro ci capiamo al volo: ci piace proprio giocare uno con l’altro".