La UEFA sta valutando la sospensione di Israele da tutte le competizioni calcistiche internazionali e una decisione potrebbe arrivare già la prossima settimana. Lo scrive il quotidiano britannico Times, secondo cui la maggioranza dei membri del Comitato Esecutivo sarebbe favorevole a una misura drastica che avrebbe conseguenze sportive e politiche di portata enorme.
Un’eventuale esclusione chiuderebbe a Israele le porte dei Mondiali 2026 e comporterebbe anche l’uscita del Maccabi Tel Aviv dall’Europa League. Il ministro israeliano dello sport, Miki Zohar, ha dichiarato ai media locali di «essere al lavoro con il premier Benjamin Netanyahu per impedire questa mossa».
La proposta sarà votata nel prossimo Consiglio Esecutivo UEFA e avrebbe riflessi immediati anche sul girone di qualificazione dell’Italia, già in corsa per un posto al prossimo Mondiale.
Secondo indiscrezioni, il Qatar starebbe spingendo per una decisione dura nei confronti di Israele: Doha, sponsor di peso della UEFA, conta sulla figura di Nasser Al-Khelaifi (presidente del Paris Saint-Germain e della Lega dei club europei). Dall’altra parte, Israele può contare sull’appoggio politico di Germania e Ungheria, due Paesi che potrebbero esercitare un veto e bloccare la proposta.
La questione va oltre il calcio. Per il presidente Gianni Infantino (FIFA) si tratta di una delle sfide più delicate del suo mandato: da un lato la pressione della comunità internazionale, dall’altro il rischio di un’esclusione con implicazioni geopolitiche dirette, che toccano anche i rapporti con la Casa Bianca e con l’amministrazione Trump.
Gli effetti sul girone dell’Italia
Sul piano sportivo, l’uscita di scena di Israele cambierebbe radicalmente la corsa nel Gruppo I. Gli israeliani sono attualmente terzi, dietro Norvegia e Italia. Gli Azzurri (9 punti in quattro gare, differenza reti +5) inseguono una Norvegia capolista (15 punti, +21 in cinque partite) e guardano con attenzione alla sfida di ritorno contro Israele, in programma il 14 ottobre a Udine.
L’eventuale esclusione della selezione israeliana porterebbe la Nazionale di Gennaro Gattuso a un percorso più lineare verso almeno i playoff come seconda classificata, riducendo gli ostacoli nella corsa alla qualificazione per il Mondiale 2026.