Lo scorso 30 settembre, dopo la gara vinta contro lo Slavia Praga, Marcus Thuram aveva lasciato San Siro sorridente spiegando che quello che aveva appena avuto era stato soltanto un “piccolo fastidio”, per qualcuno derubricato addirittura a semplici crampi. Invece no, perché prima la risonanaza a cui l’attaccante francese si è sottoposto ha evidenziato un risentimento muscolare al bicipite femorale della gamba sinistra, mentre adesso emerge che la lesione è stata persino più importante, di media entità.
Al punto che a distanza di quasi un mese ancora non è certa la data del rientro di Marcus Thuram. Ieri, nella conferenza della vigilia di Champions, Chivu ha escluso la convocazione dell’attaccante francese anche per la trasferta di Napoli, annunciandone il rientro in gruppo solo la prossima settimana, che vedrà l’Inter impegnata nel turno infrasettimanale di Serie A a San Siro contro la Fiorentina.
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Difficile pensare che possa farcela, ammesso e non concesso che nel frattempo rientri almeno parzialmente in gruppo, cosa che a questo punto non è affatto scontata. Più probabile, vista l’estrema cautela sin qui osservata, proiettarsi sul 2 di novembre, quando l’Inter sarà al Bentegodi contro il Verona. Ma in quell’occasione la presenza di Thuram potrebbe essere a quel punto solo parziale, magari per pochi minuti nel secondo tempo, per poi averlo a tempo per il match di Champions contro il Kairat del 5 novembre. Uno stop che a conti fatti sarebbe di circa cinque settimane.
Fino a questo momento, però, da Lautaro sino a Bonny e Pio Esposito la sua assenza è stata ottimamente ammortizzata dall’attacco interista, a dimostrazione di come il reparto offensivo sia di livello nettamente superiore a quello della passata stagione. Resta il dubbio sul suo rientro, visto che nessuno vuole correre dei rischi inutili e magari perderlo ancora.