Le parole

Roma, Svilar: “Mai pensato di lasciare questi colori”

Mile Svilar, portiere serbo della Roma, ha parlato a La Repubblica svelando dettagli sul suo rinnovo e sulla sua ascesa professionale.

Roma, Svilar: “Mai pensato di lasciare questi colori”

Da promessa precoce a protagonista silenzioso. La parabola di Mile Svilar a Roma non è stata immediata, ma ora il portiere serbo si è preso i pali giallorossi, conquistando la fiducia di tutto l’ambiente giallorosso. In un’intervista a La Repubblica, l’ex Benfica ha raccontato il suo percorso, le difficoltà iniziali e le emozioni di chi oggi si sente finalmente al centro di un progetto.

Arrivato nella Capitale con l’etichetta di talento da far crescere, Svilar ha vissuto per mesi all’ombra di Rui Patricio, accettando il ruolo di secondo senza troppe polemiche. Ma dentro di sé la voglia di dimostrare il proprio valore non è mai venuta meno. “Quando sono arrivato, non mi aspettavo di giocare. Sapevo che sarei stato il secondo. Ma rivivere una situazione del genere, anche con gerarchie chiare, è stato duro”, ha raccontato, ricordando l’inizio in salita in maglia Roma.

La svolta è arrivata con il cambio in panchina. Dopo l’addio a Mourinho, l’arrivo di De Rossi ha cambiato tutto: “Dopo l’esordio di San Siro con Mourinho, De Rossi alla prima partita rimette Rui Patricio titolare. Ma qualche ora prima della partita mi chiama. Stiamo cinque minuti al telefono: ‘Metto Rui perché è più esperto, ma arriverà presto il tuo momento’. In questi casi non ti aspetti mai che accada subito, invece ha mantenuto la parola”. Parole che svelano il rapporto costruito con De Rossi, un filo diretto che poi l’ha portato a diventare il titolare inamovibile tra i pali romanisti.

L’ascesa del numero 1 è stata certificata anche dalle statistiche, che lo collocano ai vertici dei portieri della Serie A. Ma lui preferisce restare concentrato: “Non ci penso. Un’etichetta del genere ti può far perdere concentrazione. Non mi piace, anche quando sento parlare di percentuali e statistiche”.

Non solo Roma. Nella chiacchierata con La Repubblica, Svilar ha parlato anche del tecnico che più lo ha colpito in Italia, Gian Piero Gasperini: “Chiede la massima concentrazione. Lui è abbastanza… non dico furbo, ma uno che sa come gestire la partita. Se stiamo vincendo, lui alza la soglia dell’attenzione. Sempre. Tiene di più agli allenamenti tra tutti quelli che ho avuto fino adesso. Poi la parte tattica… legge il gioco come pochi. Io non corro come gli altri… Ma quando vedo i miei compagni capisco che non deve essere facile”.

Infine, una parentesi sul rinnovo. Il suo futuro a Roma è stato oggetto di riflessioni, ma il portiere classe 1999 ha ribadito il suo attaccamento alla maglia giallorossa: “Nelle trattative ci sono momenti difficili. Momenti in cui si dice qualcosa che non si pensa, da entrambe le parti. Però no, non ho mai pensato di lasciare la Roma”.

Ora Svilar guarda avanti con serenità. Il posto da titolare è diventato suo, e con prestazioni in costante crescita ha convinto anche i più scettici. Il futuro è tutto da scrivere, ma a Trigoria, oggi più che mai, nessuno ha voglia di lasciarlo andare.