Le parole

Spalletti: "Con De Laurentiis non ci siamo più sentiti"

Il CT della Nazionale torna a parlare del suo rapporto con De Laurentiis

Spalletti: "Con De Laurentiis non ci siamo più sentiti"
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Luciano Spalletti ha presentato la sua autobiografia "Il paradiso esite... ma quanta fatica", uscita in questi giorni, in una intervista con Bruno Vespa in onda nel programma "Cinque Minuti ". Per il CT della Nazionale è stata l'occasione per tornare a parlare anche del conflittuale rapporto con il presidente del Napoli De Laurentiis, che nel libro viene definito come "Il Sultano", con una serie di aneddoti legati al suo comportamento nell'anno dello scudetto con il Napoli: "Con De Laurentiis è stato un rapporto un po' conflittuale, avrei preferito avesse avuto un po' più di umanità nei miei confronti visto l'impegno che avevo messo - ha raccontato Spalletti -. Niente mi scivola addosso, le vittorie come le sconfitte, io sono fedelissimo a quella che è la mia vita, sia lavorativa sia sentimentale. Non ci siamo più sentiti, ora magari ci sarà l'occasione. Napoli? Nessuna città sa essere così felice e malinconica. Averne visto la felicità è una cosa che mi porterò dietro per sempre".

 

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Spalletti e Totti

E a proposito di rapporti non semplici, come dimenticare quanto capitato ai tempi della Roma con Francesco Totti, anche se ora le cose sono cambiate, in meglio: "Mi piaceva pensare che il mio destino fosse affidato alla qualità e ai piedi magici di questo campione - dice il ct - Quando ci siamo chiariti due precisazioni dovevo dargliele ma ormai non si torna più indietro, resteremo super amici. C'è stato probabilmente un blackout di qualche minuto che ha incasinato le cose, però io ho fatto sempre tutto in funzione della Roma mai di personale".

Obiettivo Mondiali 2026

La Nazionale, invece, deve assolutamente centrare la qualificazione per i Mondiali 2026 dopo due mancate partecipazioni: "Andiamo con tutta la fiducia possibile - dice Spalletti - Abbiamo davanti un ostacolo come la Norvegia che è attrezzata per rendere difficile la vita a qualsiasi storia calcistica. La squadra secondo me c'è, abbiamo fatto dei notevoli passi in avanti, sicuramente ho individuato e ricevuto risposte importanti da parte di questi ragazzi che rimarranno grosso modo gli stessi, anche se dobbiamo essere attenti ad aprire a quelli che busseranno alle porte. Se siamo forti? Stiamo per diventare forti e lo dobbiamo fare velocemente".

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