Che la Roma faccia una gran fatica in attacco è sotto gli occhi di tutti, con le difficoltà e gli infortuni dei vari Dybala, Dovbyk e Ferguson. In questo senso, però, Matias Soulé sta rappresentando l’eccezione che ha risollevato le sorti di una fase offensiva spenta. il bilancio per il numero 18 giallorosso è di quattro gol e due assist in questo inizio di stagione, un avvio positivo che lo carica di speranze: “Sono felice della città in cui mi trovo e dei tifosi che ci sostengono, mi immagino a lungo alla Roma – ha raccontato Soulé a Sportmediaset -. Se la Roma è da scudetto? Tutti lo sognano, ma penso sia presto per parlarne. Quello che facciamo e che dobbiamo continuare a fare è essere una famiglia. Pensiamo partita per partita e vediamo dove saremo tra qualche mese”.
Soulé sta provando a trascinare la Roma con i suoi gol e con le sue giocate, anche se ancora non è arrivata la convocazione con la nazionale argentina: “Mi piacerebbe ricevere una convocazione con l’Argentina, è un mio sogno ma sono tranquillo perché so che arriverà se continuerò a fare bene qui. Sono concentrato sulla Roma ma l’Argentina rimane un mio sogno e un obiettivo”.
E a proposito di Argentina, Soulé non poteva non parlare di Paulo Dybala: “Passiamo molto tempo insieme e parliamo molto, sia di calcio che di altre cose. Lui è un calciatore straordinario, speriamo di recuperarlo il prima possibile perché alza il livello della squadra. Mi piacerebbe, tra qualche anno, poter dire di essere diventato forte come lui e di aver fatto la sua carriera”.
Poi, su Ranieri e Gasperini, ha detto: “Ranieri ci ha dato la forza di cui avevamo bisogno in quel momento, con Gasperini andiamo avanti su quella scia”.