Simonelli: "I nostri stadi in stato comatoso, Euro '32 a rischio"
Il presidente della Lega Serie A lancia l'allarme a proposito degli stadi italiani

Il presidente della Lega Seria A, Ezio Maria Simonelli, lancia un serio allarme: "I nostri stadi sono in uno stato comatoso, sono preoccupato. Revoca della candidatura a Euro 2032? Il rischio c'è".
Poche, pochissime le eccezioni rispetto a una situazione difficile: "Udine è un esempio di eccellenza, il suo Bluenergy Stadium ci ha fatto fare una gran bella figura (ha ospitato la Supercoppa europea, ndr). Peccato però che, al di là di Udine, Bergamo e Torino, il resto dei nostri stadi è in uno stato comatoso - ha detto a Radio Anch'io Sport, -. Ceferin ha criticato fortemente gli stadi italiani e gli do ragione. Siamo arretrati rispetto a tutti gli altri paesi: negli ultimi 18 anni abbiano inaugurato solo sei stadi, di cui solo tre in Serie A. Nel resto d'Europa 226. Stiamo insistendo col governo per snellire la procedura. Ma sono veramente preoccupato per gli Europei 2032".
Un altro tema è quello delle date del calciomercato, con molti allenatori che reclamano la fine prima dell'inizio del campionato: "Abbiamo provato a far chiudere il mercato prima dell'inizio del campionato, sono andato personalmente a Londra per incontrare l'amministratore delegato della Premier League Richard Master. Inghilterra, Germania e Francia erano d'accordo, ma la Spagna si è opposta. Essendo dei campionati interconnessi, se non prendiamo una decisione tutti insieme non si può fare, si correrebbe il rischio di perdere un giocatore senza poi poterlo sostituire. Ci stiamo lavorando, speriamo l'anno prossimo di convincere il presidente della Liga Tebas, una persona molto intelligente ma anche molto difficile".
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Su Milan-Como a Perth: "È ancora una questione aperta e non decisa, devono arrivare delle autorizzazioni che non sono ancora arrivate. Perth è particolarmente lontana, ma l'Australia ha una base importante di tifosi del calcio italiano. Per noi è molto importante far vedere le nostre squadre all'estero per aumentare ricavi, visibilità e appeal. Immagino che non saranno tantissimi i tifosi che andranno a Perth, anche se Milan e Como organizzerebbero dei viaggi speciali. Sono cose che già altri sport fanno: l'NBA spesso gioca la prima partita in Europa, Il Giro d'Italia parte spesso all'estero. Un po' di elasticità ci vuole. Comunque credo proprio che il Milan rimborserà ai tifosi la quota parte dell'abbonamento".
Sulla riduzione del numero di squadre in Serie A ha commentato: "Serie A a 16 squadre come auspica De Laurentiis? E' un presidente visionario, molto bravo, che dà sempre grandi spunti. Quello della riduzione delle squadre è però un discorso un po' complesso, che non passa solo dalla Serie A, ma che dovrebbe coinvolgere tutto il calcio professionistico. I campionati sono interconnessi, quindi potrebbe avvenire solo con una riforma della Federazione. In Spagna e Inghilterra le squadre sono 20, in Francia e Germania 18, a riprova del fatto che non ci sia una soluzione magica".