Serie B

Serie B, il Brescia non ci sta: ipotesi campionato a 22 squadre?

Aumenta il rischio di un allargamento del numero di squadre

Serie B, il Brescia non ci sta: ipotesi campionato a 22 squadre?
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Il campionato di Serie B sta vivendo momenti di grande incertezza, con un finale compromesso dai possibili sviluppi giudiziari legati alla posizione del Brescia. Al centro della vicenda, l’utilizzo da parte del club di alcuni crediti d’imposta per il pagamento degli stipendi e degli oneri fiscali (Irpef e Inps), ritenuti però “inesistenti” dall’Agenzia delle Entrate. La situazione ha scatenato un vero e proprio terremoto che coinvolge anche playoff e playout.

Secondo quanto ricostruito, il Brescia avrebbe versato regolarmente gli stipendi ai propri tesserati, utilizzando però dei crediti fiscali per saldare i relativi oneri tributari. L’operazione, effettuata il 17 febbraio, ha previsto l’emissione di modelli F24: uno da circa 1,44 milioni di euro per la scadenza di febbraio e un secondo da oltre 445mila euro per quella di aprile. Tuttavia, l’Agenzia delle Entrate ha respinto il pagamento in quanto i crediti risultavano non validi, generando così una posizione debitoria.

Il presidente Massimo Cellino si è difeso affermando di essere stato raggirato dalla società che ha ceduto i crediti, sostenendo di aver agito in buona fede su consiglio del proprio consulente fiscale. Nonostante ciò, in quanto legale rappresentante del club, le responsabilità ricadono su di lui, almeno in sede sportiva, dove appare difficile evitare una sanzione.

Penalizzazione in arrivo?

Il Brescia rischia ora una penalizzazione complessiva fino a 8 punti: 4 relativi alla scadenza di febbraio (2 per l’Irpef e 2 per l’Inps) e altri 4 per aprile, da scontare nel prossimo campionato, secondo quanto previsto dalle sanzioni standard. La Procura Federale ha già convocato la società per un’audizione prevista tra giovedì e venerdì. A seguire, scatterà il deferimento, con il processo di primo grado che potrebbe tenersi il 30 maggio, oppure il 3 giugno in caso di slittamento.

Una penalizzazione di 4 punti porterebbe il Brescia al terzultimo posto in classifica, modificando gli incroci del playout: la Salernitana affronterebbe la Sampdoria, con i campani che avrebbero il vantaggio del miglior piazzamento. Se la sentenza arriverà entro fine maggio, i playout potrebbero essere disputati a metà giugno. In caso contrario, si potrebbe decidere di non giocarli, cristallizzando la classifica attuale.
In uno scenario ancora più complesso, se il Brescia dovesse risultare penalizzato ma successivamente ottenere ragione in sede di giustizia ordinaria, non ci sarebbero modifiche retroattive alla classifica. Tuttavia, il club potrebbe chiedere la riammissione “in sovrannumero” nella Serie B del prossimo anno.

Serie B a 22 squadre?

L’ipotesi di un campionato allargato a 22 squadre comincia a prendere corpo. Secondo quanto riportato da La Repubblica, la complessità della situazione renderebbe difficile organizzare una doppia sfida playout nei tempi tecnici previsti. Intanto, il ministro per lo Sport Andrea Abodi ha espresso il proprio sostegno al presidente della Lega B Paolo Bedin, mentre diversi club non sarebbero contrari a una riforma straordinaria del format del torneo.

Il caos in Serie B, insomma, è solo all’inizio. E il caso Brescia rischia di diventare un precedente di grande rilevanza per il futuro della competizione.

 

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