Dopo l'espulsione

Yildiz, la Juve riflette su come gestire la situazione

Yildiz, la Juve riflette su come gestire la situazione. Dopo l'espulsione dell'attaccante turco sono ore di riflessione alla Continassa

Yildiz, la Juve riflette su come gestire la situazione
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Kenan Yildiz sotto i riflettori. Non per un gesto tecnico, purtroppo. Alla Continassa si riflette sul modo migliore per trasformare un errore in un'occasione di crescita. Dopo l'espulsione rimediata contro il Monza, Kenan Yildiz rischia una punizione, ma il club sembra orientato verso una misura più educativa che punitiva. Il gesto impulsivo che ha lasciato la Juventus in dieci uomini già prima dell'intervallo non è passato inosservato, ma la società, anche alla luce del pentimento manifestato dal giocatore, punta soprattutto a far maturare il giovane talento, considerato uno dei volti principali del futuro bianconero.

Più che una semplice multa, si pensa a un’iniziativa simbolica che rafforzi il legame tra Yildiz e i compagni, come ad esempio una cena di squadra, già utilizzata in passato in situazioni analoghe. L’obiettivo è aiutarlo a prendere piena coscienza del ruolo che ricopre.

Nel frattempo, Yildiz ha affidato ai social il suo rammarico: "Sono profondamente dispiaciuto per quanto è accaduto ieri sera in campo. Non era mia intenzione colpire il mio avversario e mi scuso con lui. Mi preme chiarire che si tratta di un gesto andato oltre le mie reali intenzioni e che non riflette la mia natura e il mio modo di vivere il calcio - ha scritto -. Vorrei ribadire le mie scuse per quanto accaduto anche ai miei compagni, al mio allenatore e allo staff, al club e ai tifosi e ringraziarli per il loro supporto che anche in questa situazione non è mai mancato".

Anche Igor Tudor, nel post-partita, aveva raccontato il grande dispiacere del giocatore: Yildiz, infatti, si era nascosto sotto l'asciugamano negli spogliatoi, consapevole di aver rischiato di compromettere una gara che la Juve stava controllando senza particolari problemi, avanti 2-0.

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