Tredici giornate di Serie A, solo dieci gol realizzati: la Fiorentina si trova all’ultimo posto e per Paolo Vanoli è tempo di riflessioni e cambiamenti. Al Viola Park, tra allenamenti serrati e test fisici, il nuovo tecnico sta valutando alternative tattiche per dare una scossa alla squadra. Tra le ipotesi più concrete, accanto al consolidato 3-5-2, emerge quella del 4-3-1-2, con Gudmundsson alle spalle di Kean e Piccoli. L’idea è chiara: servire meglio le punte e aumentare la pericolosità offensiva, mettendo in condizione il centravanti di incidere.
La convivenza di Kean e Piccoli
Vanoli sembra convinto della possibilità di far coesistere le due punte italiane. Nelle prime uscite da allenatore, la Fiorentina ha schierato entrambi due volte su tre: in casa contro la Juventus e in trasferta con l’Atalanta. Solo a Genova mancava Kean per infortunio, con Piccoli affiancato da Gudmundsson. In Conference League contro l’AEK Atene, invece, Vanoli ha dato respiro ai titolari, schierando Dzeko insieme all’islandese.
Un ritorno all’estate viola
L’ipotesi del trequartista dietro a due attaccanti richiama le soluzioni offensive viste in estate, quando Stefano Pioli testava più uomini offensivi in campo. La stagione però aveva quasi subito fatto abbandonare il tridente, salvo rare eccezioni contro Torino, Como o in altre combinazioni tattiche con Gudmundsson e Ndour/Fazzini dietro a Kean.
Obiettivi del nuovo assetto
Il 4-3-1-2 garantirebbe tre risultati: mantenere equilibrio, migliorare la fase difensiva e aumentare la pericolosità davanti. Kean e Piccoli dovranno giocare per l’altro, cercandosi e servendosi meglio. Attualmente, fra Kean, Piccoli e Gudmundsson, i gol segnati sono appena cinque, con Mandragora come miglior marcatore. Numeri insufficienti rispetto ai 27 centri realizzati dalla Fiorentina alla stessa giornata lo scorso anno.
La fiducia di Vanoli
Nonostante la crisi, la fiducia dell’allenatore è altissima: «Stiamo lottando per uscire da questa situazione e lo faremo, sempre, fino all’ultimo istante. Daremo tutto». La prossima tappa sarà la trasferta contro il Sassuolo, dove Vanoli cercherà risposte concrete e i giocatori la prima vittoria stagionale. La strada verso la risalita passa dalla capacità dell’attacco di incidere, dalla condizione fisica e dalla nuova organizzazione tattica.