Le parole

Juventus, Tudor: “Non si può prendere il primo gol…”

Igor Tudor ha parlato al termine della sconfitta di Como: la sua Juve non vince più ormai da sei partite, dalla vittoria con l'Inter.

Juventus, Tudor: “Non si può prendere il primo gol…”

Dalla serata perfetta contro l’Inter alla prima sconfitta stagionale: in meno di un mese, la Juventus ha visto spegnersi l’entusiasmo generato dal successo dell’Allianz Stadium. Da quel giorno, i bianconeri hanno raccolto cinque pareggi e una sola sconfitta, l’ultima in ordine di tempo, a Como. Il 2-0 incassato in riva al lago fotografa un momento tutt’altro che brillante, con un attacco che non punge e una difesa che inizia a scricchiolare. Otto i gol segnati, dieci quelli subiti: un saldo negativo che preoccupa, nonostante la squadra dia l’impressione di essere ancora in corsa su più fronti.

A Como, Tudor si aspettava una reazione, ma la prestazione è rimasta a metà. Il tecnico croato ha provato a spiegare le difficoltà a caldo, subito dopo il triplice fischio. “Volevamo andare avanti, volevamo pressare, siamo stati anche bravi a momenti, contro una squadra che fa un bel calcio. Non siamo stati dentro la nostra area come dite. Una partita difficile contro una squadra organizzata bene, nel primo tempo abbiamo preso questo gol all’inizio su calcio piazzato, che non si può prendere. Un primo tempo alla pari, abbiamo fatto anche delle cose interessanti, così come loro. Nel secondo tempo la partita è stata molto spezzettata per i falli, per i loro comportamenti. Poi è finita dopo il 2-0, volevamo fare qualcosa con due attaccanti e non siamo riusciti. Avevo la sensazione di arrivare ad essere pericolosi ma senza fare tiri concreti, pochi quantomeno”.

La scelta di inserire due punte e due esterni offensivi solo al 75’ ha suscitato qualche perplessità tra tifosi e addetti ai lavori. Tudor non si è sottratto alle critiche, ma ha ribadito i propri criteri di valutazione. “Perché solo al 75′ con due attaccanti e due ali? Non so chi gioca così. La squadra fa fatica a reggerli. Ma era giusto provare. Ma col Como che gioca bene devi pedalare. Purtroppo abbiamo subito preso il gol in contropiede, anche perché mancava un centrocampista – ha proseguito l’allenatore in sala stampa –. Devo sceglierne undici, nel modo in cui rendono al meglio, il modulo dipende da quello. Molte cose mi sono piaciute ma se non fai gol è un problema. Serve equilibrio. I ragazzi danno tutto, io penso solo a loro, provo a migliorare tutto. Io preoccupato? Un allenatore deve essere sempre preoccupato, perché si deve pensare a cosa si può fare meglio”.

Il segnale lanciato dall’allenatore è chiaro: servono risposte rapide, sia a livello mentale che tattico. La Juve continua a lottare, ma senza risultati concreti rischia di perdere il passo. E Tudor, per la prima volta, appare realmente inquieto.