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Thiago Motta: "Se avessi dei figli vorrei un allenatore onesto e sincero come sono io"

Le parole dell'allenatore bianconero alla vigilia di Juventus-Verona

Thiago Motta: "Se avessi dei figli vorrei un allenatore onesto e sincero come sono io"
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Alla vigilia di Juventus-Verona ha parlato in conferenza stampa l'allenatore dei bianconeri Thiago Motta.

La prima risposta è sui giorni difficili dopo l'eliminazione in Coppa Italia:

"Non facili, perché perdere una partita come abbiamo perso non è facile. Però è il nostro lavoro e dobbiamo prepararci e allenarci al massimo per affrontare il Verona. Abbiamo una grande energia e voglia di trasformare la nostra arrabbiatura in campo per arrivare ai tre punti".

Poi si passa a parlare di campionato, dove la Juventus ha la possibilità di accorciare sulle prime tre:

"Siamo sempre scesi in campo per vincere, in questo momento ancora di più e in ogni partita scenderemo in campo per dare il nostro massimo. Mancano dodici partite e in ognuna scenderemo in campo pensando di fare il nostro massimo come sempre, tranne l'ultima di Coppa Italia, e ottenere il risultato migliore possibile. La nostra ambizione è di sommare tre punti più tre per arrivare al nostro obiettivo, con impegno, sacrificio, dimostrazione di ambizione, iniziando domani bene la partita, controllando quello che possiamo controllare. Dobbiamo mettere tutta la nostra energia per fare una grande partita tecnica, fisica e di carattere per vincere".

Viene chiesto a Motta se anche i giocatori hanno provato vergogna come lui ha detto dopo l'Empoli:

"C'è una grandissima delusione da parte di tutti. Ero arrabbiato dopo questa partita perché voglio molto bene ai miei giocatori e perché li conosco molto bene, abbiamo sbagliato una cosa che non si può sbagliare. Fatte 39 partite fino ad ora, abbiamo sbagliato lì dove non si deve sbagliare. Li vedo tutti i giorni, che si impegnano al massimo, prendono responsabilità soprattutto nelle difficoltà, li vedo tutti i giorni, non l'abbiamo fatto nell'ultima partita. Non abbiamo preso responsabilità nel campo, ci siamo messi in grande difficoltà. Abbiamo parlato, ci siamo confrontati sempre in maniera positiva in modo costruttivo, sapendo che ora mancano 12 partite dove una per una le affronteremo al massimo per non ripetere quanto accaduto contro l'Empoli".

Si parla anche del rapporto con i giocatori, a Motta viene imputato di essere poco empatico, ma lui risponde con una frase molto forte:

"Il rapporto con la squadra è ottimo. C'è onestà, sincerità e comunicazione. Nel mio ruolo prendo delle decisioni dove ci metto tantissimo tempo per non sbagliare con loro. Se avessi dei figli vorrei un allenatore onesto e sincero come sono io. Voglio bene ai ragazzi, però poi ci sono delle decisioni che devo prendere. Uno aspetta, uno gioca, sempre con rispetto e sono state sempre accettate. Per questo il nostro rapporto è fantastico, chi dice altro dice bugie. Penso nella partita di domani, sono concentrato come tutta la squadra sulla partita di domani. Domani è importantissima, partita di campionato come sempre difficile, veniamo da una sconfitta in Coppa Italia e volevamo andare avanti, per questo ci vuole grandissima concentrazione, interpretazione del momento, come sempre per ottenere il miglior risultato".

Infine risponde sui singoli, a partire da Koopmeiners:

"Koop ha fatto delle partite di grandissimo livello. Io sono molto contento di averlo con noi. Poi si vedono sicuramente altre cose come gol e assist. In tante partite ha fatto bene. Poi veniamo da una partita brutta in Coppa Italia, dove lui come altri non hanno fatto bene. Non ho nessun dubbio sul suo valore. Lui ci sta dando tanto e sono convinto che darà tanto in futuro. È al suo massimo livello? No, questo lo so io, ma anche lui".

E sulla presenza o meno di leader Thiago Motta aggiunge:

"Il nostro capitano è Locatelli. Ci sono tanti leader in questa squadra. Non è solo un gruppo di giocatori, ma tantissime persone qua dentro e il nostro rapporto è stato sempre ottimo, sia con staff, medico, tecnico, staff performance e i giocatori, il nostro cuoco, i magazzinieri. Siamo una squadra unita, lo siamo sempre stati. Quando sicuramente i risultati non vanno d'accordo con le aspettative, ci sono le critiche. In questo momento arriviamo da una grande delusione, arrabbiatura, nel passato la reazione è stata diversa, anche se non dicevo cosa volevate ascoltare. Tante volte abbiamo fatto meglio dell'avversario e non abbiamo vinto, abbiamo vinto altre volte, a volte sono stato onesto facendo i complimenti all'avversario prendendo le situazioni da migliorare per il futuro. Ora arriviamo da una delusione molto grande, siamo ancora molto uniti per affrontare questo finale di stagione. Il capitano oggi è Locatelli, ma nella squadra ci sono leader che prendono più responsabilità. Dobbiamo farlo tutti, io primo come allenatore che mi sono messo davanti al gruppo. Alla fine le decisioni sono mie e mi prendo tutta la responsabilità".

Gli chiedono cosa vuol dire indossare la maglia della Juventus. Questa la risposta di Motta:

"Dare il massimo sempre, per questo ero arrabbiato dopo la partita. Nella partita contro l'Empoli non ho visto questa cosa qua. Ho detto questo proprio perché voglio bene a loro, perché ho visto come si allenano e quanto si impegnano in allenamento. Sono stato molto arrabbiato dopo la partita, non l'avevo visto. L'avevo detto prima nello spogliatoio e poi ho passato all'esterno le mie sensazioni. Perché gli voglio bene, ho visto come si impegnano, per poter rappresentare questa maglia storica, in tanti momenti abbiamo fatto molto bene, e in altri momenti non abbiamo fatto meglio dell'avversario e l'avversario ha vinto. Ho parlato dell'atteggiamento, che questa squadra ha sempre avuto dal primo giorno, cosa che non avevo visto con l'Empoli. Serva da lezione per non ripeterlo più".

Sulla richiesta di far giocare di più Thuram:

"Quando faccio una scelta, è il momento su tutto. Ci metto tantissimo tempo. Non sono un incompetente, sono in questo mondo da 20 anni e ho tanta competenza. Mi ritengo molto competente, è un contesto generale per vedere e per poter ottenere la migliore squadra, il meglio in ogni momento. Quando Khephren ha giocato sono stato molto contento, ha fatto prestazioni ottime; quando non ha giocato, atteggiamento perfetto come deve essere un professionista di questo livello. Era arrabbiato per non giocare, come deve essere, ma è stato positivo con il compagno, l'ha aiutato, e quando è entrato ci ha dato tantissimo. Di Thuram sono molto contento di quanto ha portato. Spero che continui e migliori, ha margine di miglioramento fisico, tecnico, mentale, ha 22 anni e può migliorare".

Chiusura sull'avversario di domani, il Verona e la delusione dei tifosi:

"L'Hellas Verona è una buona squadra e viene da una vittoria contro la Fiorentina. I tifosi hanno la libertà di esprimersi. Noi proviamo la stessa delusione che hanno provato i tifosi. Abbiamo la stessa loro rabbia. Va trasformato in qualcosa di positivo, di non ripetere quanto visto in Coppa Italia. Il massimo per poter competere. In campionato tutte le partite sono complicate, se esiste quest'ambiente ancora di più. Bisogna essere pronti ad affrontarlo col modo giusto, concentrati per fare il meglio fino alla fine e avere l'obiettivo finale che è il risultato dalla nostra parte".