Sette punti e tredicesimo posto in Serie A, Maurizio Sarri non cerca scuse, pur ammettendo le difficoltà del momento. L’inizio di stagione della Lazio è tutt’altro che semplice, complice anche il blocco del mercato che in estate ha frenato la società biancoceleste.
«È chiaro che nessuno cerca alibi – ha spiegato ai microfoni di Lazio Style Radio – però quando mancano 8-9 giocatori diventa una situazione complicata. Viviamo in un contesto in cui le altre squadre si sono rinforzate, noi non abbiamo potuto farlo e ora abbiamo moltissimi indisponibili».
In mezzo ai problemi, il tecnico toscano sceglie di salvare il carattere dei suoi: «Ci sono una serie di problematiche enormi, ma ai ragazzi va riconosciuta la capacità di lottare. Bisogna anche vedere gli aspetti positivi della situazione».
Sul fronte infermeria, Sarri fa il punto: «Lazzari è rientrato, Marusic oggi fa i controlli, mentre per Pellegrini vedremo: ha un trauma distorsivo-contusivo. Rovella avrà bisogno di tempo, Vecino è un enigma e Dele-Bashiru è out». Poi un passaggio su Isaksen: «Deve ritrovare la condizione». Più incerta la situazione di Zaccagni: «Vedremo, ci porterà a due giorni dalla partita senza sapere che modulo schierare».
Dopo il rocambolesco 3-3 contro il Torino, il tecnico sceglie la via del realismo: «Non voglio essere né ottimista né pessimista. È una partita che potevamo vincere e che poi potevamo perdere. L’aspetto positivo resta il carattere».
Alla ripresa, il calendario non farà sconti: Atalanta in trasferta e Juventus all’Olimpico. Due esami durissimi per una Lazio ferita, ma ancora viva — e determinata a rialzarsi.