Juventus

Rivoluzione Juve: Comolli AD, Platini o Del Piero presidente

Cambio di rotta in società: nuovi uomini di calcio nei ruoli chiave, CdA ampliato e possibile svolta anche alla presidenza.

Rivoluzione Juve: Comolli AD, Platini o Del Piero presidente

La Juve è pronta a voltare pagina e a ridisegnare il proprio futuro, dentro e fuori dal campo. Dopo anni segnati da alti e bassi sportivi, da guai giudiziari e continui cambi ai vertici, John Elkann, azionista di maggioranza tramite Exor, ha deciso di dare una svolta alla governance bianconera, riportando al centro figure più legate al mondo del pallone.

La prima mossa è arrivata in estate: via Cristiano Giuntoli, dentro Damien Comolli, ex presidente del Tolosa. Dopo aver guidato il mercato estivo, a novembre Comolli diventerà amministratore delegato con pieni poteri, sostituendo di fatto Maurizio Scanavino, il cui futuro resta incerto (si parla di un possibile ritorno in Gedi o di un ruolo in tandem con Comolli).

Il CdA passerà da 5 a 11 membri e accoglierà ufficialmente Giorgio Chiellini, sempre più figura centrale nel futuro societario. L’ex capitano, oltre a rappresentare la Juve nei rapporti istituzionali, potrebbe diventare consigliere federale e, secondo molti, anche vicepresidente in stile Nedved.

Non è esclusa una svolta alla presidenza: Gianluca Ferrero gode ancora della fiducia della proprietà, ma Elkann valuterebbe un profilo di maggior peso internazionale. Tra i nomi circolano quelli di Alessandro Del Piero e Michel Platini, ma non si esclude l’arrivo di una figura meno nota, legata alla diplomazia più che al campo.

L’obiettivo è chiaro: rendere il club auto-sostenibile dopo i circa 700 milioni investiti da Exor negli ultimi 14 anni.

Sul piano tecnico è già iniziata la rivoluzione: è arrivato l’australiano Darren Burgess come nuovo Director of Performance, chiamato a lavorare a stretto contatto con Comolli, Chiellini, François Modesto, Igor Tudor e tutte le aree tecniche per migliorare prestazioni, innovazione e benessere degli atleti. Burgess, con oltre 25 anni di esperienza internazionale tra calcio e football americano, è considerato uno dei più influenti performance manager al mondo.

La nuova Juve sta prendendo forma: una struttura più solida, manager esperti di sport e una dirigenza che punta a riportare il club al vertice senza pesare sui conti della proprietà.