È una storia complicata quella tra la Roma e il suo capitano Lorenzo Pellegrini, visto che il suo contratto, in scadenza a fine stagione, non verrà rinnovato nonostante il gol vittoria nel derby domenica, creando così un caso analogo a quello di Vinicius Junior con il Real Madrid. L’esperienza giallorossa del romano e “romanistissimo” Pellegrini è iniziata già anni fa, precisamente nella stagione 2017-2018. Da allora 229 presenze ufficiali e 37 reti per Lorenzo, con un rendimento sempre di buon livello, tranne quando a non essere all’altezza era l’intera squadra. Tralasciando l’aspetto prettamente legato al campo, il suo rapporto con i suoi tifosi non è stato sempre su livelli costanti di simpatia, anzi. L’eredità pesantissima di Totti e De Rossi alza le aspettative su chi, come Pellegrini, è un figlio della Capitale. Circa un anno fa, quando la squadra navigava in acque non proprio limpide e celesti, arrivando addirittura in zona retrocessione, venne esonerato De Rossi e i tifosi se la presero proprio con Lorenzo, bersaglio di critiche feroci. Non sono però mancati i momenti di grande gioia collettiva: impossibile, a tal proposito, non citare la vittoria della Conference League di Tirana, il punto più alto del club dai tempi dell’ultimo scudetto. Quello di domenica potrebbe essere così stato il penultimo derby di Pellegrini, capace di diventare l’uomo partita e riconquistare ampiamente anche la fetta più critica del tifo romanista.
Alessandro Brachino