La decisione di Luciano Spalletti di sedersi sulla panchina della Juventus continua a suscitare forti polemiche, in particolare a Napoli, città dove il tecnico è diventato una vera e propria icona dopo aver conquistato lo storico terzo scudetto azzurro. La notizia del suo passaggio al club bianconero ha scatenato una reazione immediata e vibrante da parte dei tifosi partenopei, già critici sui social media, sfociata poi in un gesto più eclatante.
Ieri sera, sul Ponte della Sanità, una delle zone popolari di Napoli, è comparso uno striscione con pesanti offese rivolte all’allenatore toscano. Il messaggio, emblematico del senso di tradimento percepito dai sostenitori, recitava: “Uomini infami, destini infami“. L’azione è stata accompagnata da un post su Instagram del gruppo Anima Azzurra, che ha espresso con parole forti la delusione nei confronti di Spalletti: “Infame perché sei falso, infame perché sei traditore. Infame perché neanche tu hai capito tutto il nostro amore“.

L’episodio mette in evidenza quanto la scelta dell’allenatore abbia ferito profondamente i tifosi azzurri, già legati a lui per i successi ottenuti. La transizione verso la Juventus, storica rivale del Napoli, è percepita come un tradimento, suscitando sentimenti di rabbia e disillusione tra gli appassionati.
Nonostante il rispetto per il professionista e il riconoscimento dei suoi meriti, la città partenopea fatica ad accettare il passaggio di Spalletti a Torino. La vicenda dimostra come, nel calcio moderno, le decisioni di carriera degli allenatori possano diventare questioni di forte impatto emotivo, capaci di alimentare polemiche e divisioni tra tifosi. Per Napoli, la partenza di Spalletti rappresenta una ferita simbolica, difficile da dimenticare, che evidenzia il legame unico e passionale tra la squadra e la sua città.
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