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Lukaku: "Conte? Gli ho detto sì in un minuto"

Le parole del centravanti belga

Lukaku: "Conte? Gli ho detto sì in un minuto"
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Il Napoli scenderà in campo domenica sera allo stadio "Maradona" per la 30esima giornata, dove affronterà il Milan in un big match da non fallire per entrambe. Tra i protagonisti, ci sarà sicuramente Romelu Lukaku, attaccante belga fortemente voluto in maglia azzurra dal tecnico dei partenopei Antonio Conte. Intervistato da Radio CRC, Lukaku ha parlato del ruolo di Conte nella trattativa e della sua stagione al Napoli.

Napoli, le parole di Lukaku

Lukaku
Romelu Lukaku, attaccante Napoli

"La telefonata di Conte? È arrivata molto prima di agosto. Dopo un minuto avevo già accettato, non c’è nulla da dire. Sappiamo di cosa abbiamo bisogno, non abbiamo bisogno di parlare tanto. Non sono privilegiato, anzi con me è il mister è più duro perché si aspetta di più da me, ma m piace. Mi ha fatto crescere e per questo lo ringrazio".

Sulla lotta scudetto. "L’Inter è la favorita, hanno la rosa più grande e giocatori di qualità, bisogna essere onesti. L'Atalanta sta avendo il passo per lottare per il campionato, Dopo la vittoria dell’Europa League hanno capito che può essere l’inizio di un ciclo. Non so cosa sia successo l’anno scorso, ma se guardiamo questa stagione nessuno pensava che ci saremmo ritrovati qui. Adesso però ci siamo e dobbiamo lavorare di più per vedere dove si può arrivare. C’è un sogno ma per realizzarlo si deve spingere ogni giorno ed essere pronti mentalmente”.

Lukaku ha anche parlato del suo impatto con la città. "Dopo un paio di giorni già sai di rappresentare un popolo. Ho subito capito che Napoli è tutto per la gente. Da anni Dries mi parlava di tutto questo. Ero già preparato, ma quando sono arrivato ho sentito davvero l'amore e la passione della gente. Per noi giocatori questa è una carica incredibile. Per un giocatore è una sensazione unica. Io sono concentrato sul campo ma è bello sentire il calore e l'affetto della gente".

Il primo gol al Maradona. "Quando sono entrato durante il riscaldamento non ho mai sentito un calore così dai tifosi. Dopo la partita chiesi a Mertens se è sempre così".

Sul gruppo e il rapporto con i compagni di reparto. “La comunicazione tra noi attaccanti è fondamentale. Io, Cholito e Jack dobbiamo parlarci sempre. Ognuno ha qualità diverse ma sappiamo giocare insieme, e questo rende il compito dell’allenatore un po' più facile. Lavoriamo per la squadra e poi vengono i risultati. Quando siamo fuori dal campo abbiamo un gruppo speciale. Giochiamo a Call of Duty ogni martedì sera, tutti insieme. Siamo davvero uniti dentro e fuori dal campo".

 

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