Nel continuo slalom tra problemi muscolari e incastri d’emergenza, il Milan si ritrova per l’ennesima volta a dover ridisegnare il suo reparto offensivo. La sensazione che Allegri avesse finalmente individuato una coppia titolare stabile, dopo il derby vinto con Leao e Pulisic nel nuovo 3-5-2, è durata pochissimo.
Il fastidio alla coscia accusato mercoledì dall’americano ha cambiato tutto: gli esami hanno escluso lesioni, ma il giocatore non si è allenato e, come ha ammesso lo stesso Allegri, «difficilmente ci sarà». Un colpo pesante per Pulisic, che dopo il lungo stop e il gol decisivo nel derby sperava di dare continuità. Lo staff, però, non intende rischiare in un finale di anno fitto di impegni, tra Coppa Italia e Supercoppa. E la zona colpita è la stessa dell’infortunio di ottobre.
Non ci sarà neppure Gimenez, alle prese con il recupero della caviglia e ancora lontano dal gruppo. Accanto a Leao — unico punto fermo — il ballottaggio è dunque ristretto a Nkunku e Loftus-Cheek, che potrebbe essere riadattato come sotto punta.
Leao e Nkunku hanno già giocato insieme due volte, contro Roma e Parma: il portoghese ha lasciato il segno con assist e gol, mentre il francese non ha ancora trovato la prima gioia in Serie A. «È forte, ha talento, deve solo entrare nei ritmi del campionato», ha detto Rabiot. Allegri, però, sa che schierarlo dall’inizio ridurrebbe le soluzioni offensive dalla panchina, lasciando come unica alternativa l'”adattato” Loftus-Cheek.
Se toccherà all’inglese, quella contro la Lazio sarà l’ottava coppia d’attacco diversa in tredici giornate. La sua duttilità è nota, ma utilizzarlo dal 1′ toglierebbe ad Allegri un jolly prezioso.
Un paradosso: la coppia più utilizzata da inizio stagione — Pulisic-Gimenez — sarà proprio quella assente. Quattro gare insieme, due vittorie, un pareggio e un ko. Né meglio è andata con Gimenez-Leao: due presenze, zero successi.
Domani, ancora una volta, il Milan riparte da capo nel tentativo di trovare un equilibrio offensivo che continui a sfuggire.