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Milan, allarme rigori: è record negativo in Europa

I rossoneri peggiorano lo score dal dischetto: solo il Friburgo, nei maggiori campionati continentali, ha sbagliato altrettanto

Milan, allarme rigori: è record negativo in Europa
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Il Milan lascia a Napoli le residue speranze di qualificarsi in Champions League e torna a casa con un record poco invidiabile. Con l’errore di Gimenez, i rossoneri hanno sbagliato il quarto rigore in campionato. Oltre ai due errori a Firenze, pesa anche quello di Pulisic contro il Torino. Numeri preoccupanti per il Milan, che condivide questo primato negativo con il Friburgo: solo il club tedesco ha sbagliato così tanti rigori nei cinque principali campionati europei. Per il bomber messicano, invece, si è trattato del quinto rigore fallito in carriera, il primo con la maglia del Milan e il primo in assoluto da 14 mesi. Una vera e propria maledizione iniziata lo scorso 6 ottobre a Firenze, quando i rossoneri sbagliarono addirittura due rigori (uno con Theo Hernandez e l’altro con Abraham), scatenando l’ira dell’allora allenatore Fonseca per aver scavalcato Pulisic, il rigorista designato. In particolare, Fonseca non digerì la scena sul secondo penalty, quando Tomori prese il pallone per consegnarlo ad Abraham.

Pulisic, che era accanto, reclamò la sfera, ma l’ex attaccante della Roma lo allontanò con il braccio destro prima di farsi ipnotizzare da De Gea. “Ovviamente ho già detto ai giocatori che questo non può più succedere, perché il battitore dei rigori è Pulisic e sono arrabbiato per questo”, le parole di Fonseca dopo la sconfitta. Dall’eccesso di egoismo di Firenze si è passati all’eccesso di altruismo a Napoli, con il rigore sbagliato da Pulisic contro il Torino. Ieri al Maradona, infatti, il pallone è passato da Leao a Pulisic, che lo ha ceduto a Gimenez, sperando che il messicano trovasse la via del gol per scacciare la crisi. “Ci sono tre giocatori che sono designati per battere i rigori e si allenano. Pulisic ha dato fiducia al suo compagno che non segna da un po’ di settimane… Sappiamo come funzionano le cose”, ha spiegato Sergio Conceiçao. “Non sta a me dire qualcosa ai giocatori, sono loro tre che decidono in base a come si sentono. Ma questo è un buon segno, è il segno di uno spogliatoio unito”. Una reazione diametralmente opposta rispetto al suo predecessore, una gestione diversa ma, purtroppo per i tifosi del Milan, con un risultato altrettanto deludente.

 

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