Milan, le spine di Tare: Reijnders, i rinnovi e il nuovo allenatore
Lunedì sarà il giorno del nuovo dirigente rossonero, subito alle prese con una serie di casi da risolvere

Milan, si accende il calciomercato: Tare arriva e scatta il countdown per Leao, allenatore e rinnovi. Lunedì o al massimo martedì, Igli sarà ufficialmente operativo nel suo nuovo ruolo di dirigente del Milan. E la lista dei dossier scottanti è già pronta sulla scrivania: in cima, manco a dirlo, c’è Rafael Leao. Il talento portoghese, numero 10 sulle spalle e un potenziale da top player mondiale, è al bivio: o diventa il fulcro del nuovo corso rossonero o si prepara a fare le valigie. Un’altra stagione da comparsa tra campo e panchina, come quella appena conclusa, sarebbe una bomba a orologeria impossibile da disinnescare. Tutto ruota attorno a tre fattori: nuovo allenatore, progetto tattico e motivazioni di Rafa. Tare vuole parlargli subito: per lui, i giocatori di talento sono la spina dorsale di ogni squadra vincente. E Leao, con la sua esplosività e tecnica sopraffina, rappresenta un capitale tecnico e umano da valorizzare. A blindarlo c’è un contratto fino al 2028, ma attenzione: se arrivasse un’offerta pesante (magari dal Barcellona) ogni scenario tornerebbe sul tavolo.
Italiano, Allegri o De Zerbi? Il Milan cerca il nuovo condottiero
Il nodo allenatore è cruciale. Dopo le delusioni Fonseca e Conceiçao, la dirigenza vuole andare sul sicuro: l’identikit ideale è quello di un tecnico italiano che sappia vincere. Il primo nome è Vincenzo Italiano, protagonista del trionfo in Coppa Italia contro il Diavolo. Il Bologna sta tentando il tutto per tutto per trattenerlo con un rinnovo ricco fino al 2028, ma il Milan ha già fatto sentire la propria voce. Italiano ora riflette, ma se decidesse di restare sotto le Due Torri, il piano B si chiama Massimiliano Allegri, pronto a ripartire dopo l’avventura juventina. E c’è anche il profilo intrigante di Roberto De Zerbi, in uscita dal Marsiglia.
Cessioni e rinnovi: il Manchester City vuole Reijnders, che fare con Maignan e Theo?
Un altro nodo da scogliere è quello relativo a Reijnders, richiesto dal Manchester City a suon di milioni. I rossoneri ne vorrebbero almeno 70, ma in molti storcono il naso di fronte alla possibile cessione dell'olandese, rivelatosi uno dei migliori anche in questa stagione. Tare, insieme a Furlani e Moncada, dovrà poi mettere mano anche al delicato capitolo rinnovi. Maignan ha il contratto in scadenza nel 2026, il Milan vuole accelerare per chiudere prima che il pressing esterno diventi assedio. Anche Pulisic attende un segnale: c’è un’opzione per estendere fino al 2028, ma serve una spinta decisiva. E poi c’è Theo Hernandez, protagonista di una stagione opaca dopo aver chiesto 8 milioni netti per il rinnovo. Ora il club offre la metà e il futuro è più incerto che mai. Più semplice invece la situazione di Luka Jovic: in scadenza il 30 giugno, ma il Milan ha già in mano l’opzione per prolungare fino al 2026.
Il Milan del futuro prende forma tra grandi manovre e decisioni da non sbagliare. Tare entra nel vivo e porta con sé una missione chiara: alzare l’asticella, riportare il Diavolo ai vertici.
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