Il Milan vince ancora

Il Milan si dà continuità: 2-0 a Venezia con Pulisic e Gimenez

Il Milan si dà continuità: 2-0 a Venezia con Pulisic e Gimenez

Il Milan si dà continuità: 2-0 a Venezia con Pulisic e Gimenez
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Il Milan continua a lottare per una rimonta europea, ma il successo di ieri aggiunge poco ai suoi piani (anche se la Coppa Italia potrebbe essere una scorciatoia). Il discorso cambia completamente per il Venezia, sempre più in difficoltà e con le possibilità di salvezza che si riducono drasticamente. Per Conceiçao, il solito copione: "il massimo con il minimo". Un gol di Pulisic al 5’, novanta minuti di gestione tattica e il raddoppio in extremis di Santiago Gimenez. Tuttavia, la finalissima di Coppa Italia richiederà qualcosa di più. Tra gli aspetti positivi, oltre alla solita conferma di Pulisic, ci sono una difesa impeccabile e il ritorno al gol di Gimenez. Per il Venezia, invece, la situazione è sempre più critica. Nonostante una serie di risultati utili consecutivi, la squadra di Di Francesco avrebbe meritato ben altro in questa sfida, ma si trova ancora al penultimo posto in classifica.

La stagione del Milan ha avuto due punti fermi: Reijnders e Pulisic. Qui, però, è stato proprio Capitan America a fare la differenza: Alex Jimenez intercetta il rilancio errato di Candé, serve Fofana, che a sua volta imbuca per Christian, autore di un gol che scavalca Radu. Per Pulisic è il decimo gol in campionato e il sedicesimo della stagione, mentre da quando è rossonero, tra reti (31) e assist (19), ha già raggiunto quota 50. Nelle ultime due stagioni, questo traguardo è stato raggiunto solo da Lookman (50) e Lautaro (54). Eppure, il Milan sembra essere tutto qui: un primo tempo in cui la squadra è quasi completamente assente. Leao non si vede, Theo ci prova un paio di volte ma sempre ben arginato, Abraham non incide, nonostante fosse stato promosso titolare dopo il riscaldamento. Jovic, che avrebbe meritato una maglia dal primo minuto, è rimasto fuori a causa di un problema lombare. Sottotono anche Reijnders. Nel frattempo, il Venezia prende il comando della partita con orgoglio e determinazione, alla ricerca di punti vitali: Zerbin calcia a lato, Yeboah spreca da due passi, e Nicolussi Caviglia manda il pallone fuori di poco. Poi arriva il solito Yeboah, stavolta in gol di sinistro, ma il pareggio viene annullato per un fuorigioco di Busio. Nel recupero, Nicolussi tenta ancora la via del gol con una punizione insidiosa, ma Maignan respinge.

E la ripresa? Iniziata con lo stesso copione. Venezia avanti, e Nicolussi di nuovo alla conclusione imprecisa. Milan sempre lento e distratto: considerati i pericoli che corre, non sembra una strategia per amministrare il vantaggio. Così Conceiçao passa ai cambi: fa fuori Leao a metà tempo per Loftus-Cheek, ricompare Walker al posto del dolorante Jimenez e soprattutto riecco Gimenez (7 minuti di gioco tra Atalanta e derby) per Abraham. I cambi sembrano rinnovare la verve rossonera: su cross di Loftus, Santi di testa allarga di poco fuori dallo specchio. Più tardi, suo errore anche in contropiede: decisamente poco convinto e leggero pure in appoggio. Di Francesco punta invece su Oristanio e Gytkjaer. Al tiro (alto) arriva ancora Nicolussi Caviglia con Maignan e la difesa Milan che infine possono festeggiare la seconda partita a porta inviolata: questo sì, un buon segnale verso Roma. Alla fine, un’inattesa appendice: Gimenez segna in lob a scavalcare Radu su invito in profondità di Reijnders. Santi esulta sotto la curva rossonera in trasferta: basta un tocco per ritrovarsi? Serviranno altre prove.

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