Napoli

Lukaku rigenerato dal Belgio: Conte lo abbraccia per il rush finale

Big Rom ha segnato tre gol in due partite, migliorando il suo status come più grande marcatore di sempre della sua Nazionale

Lukaku rigenerato dal Belgio: Conte lo abbraccia per il rush finale
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Romelu Lukaku è stato protagonista indiscusso con il Belgio, dopo le incomprensioni con il precedente ct Tedesco. Il nuovo allenatore Rudi Garcia (ex Napoli, per coincidenza) gli ha subito dato la fascia di capitano, rimettendolo “al centro del villaggio”. E Lukaku ha risposto con prestazioni straordinarie, diventando il miglior marcatore di sempre della storia del Belgio, segnando tre gol in 180 minuti, con una doppietta contro l’Ucraina e una gemma in semirovesciata. La cosa più importante, però, è stata la sua leadership al fischio finale, con i compagni in cerchio intorno a lui: «Ora torniamo nei nostri club e assicuriamoci di voler provare a vincere un titolo per far crescere la nostra mentalità». Lukaku torna a Napoli più carico che mai, con l’obiettivo dichiarato di vincere lo scudetto, magari anche per prendersi una rivincita personale sull’Inter. Per gli altri azzurri, non è andata bene.

McTominay ha segnato il rigore che ha regalato la vittoria alla Scozia nel match di andata contro la Grecia, ma nel ritorno lui e Gilmour sono stati travolti (0-3), retrocedendo. Anche Lobotka ha vissuto una delusione, giocando 210 minuti tra andata e ritorno, con una sconfitta ai supplementari. Ma Lobo è abituato a stare sempre al centro del gioco, come Rrahmani, che ha stretto i denti per il suo Kosovo, da bravo capitano, e ha anche servito un assist, seppur non proprio la sua specialità. Stasera toccherà ad Anguissa, che non era presente nel primo match, con il Camerun contro la Libia, e a Olivera, che con l’Uruguay giocherà in Bolivia l’ultima gara per le qualificazioni mondiali. Poi, da giovedì, tutti a Castel Volturno. C’è il Milan all’orizzonte, ma soprattutto uno scudetto da inseguire, un’impresa da realizzare. La pausa ha dato modo a Conte di ricaricare le batterie di chi è rimasto, ma ha anche portato entusiasmo ai suoi giocatori nazionali. Ora è tempo di concentrarsi sull’ultimo sprint verso il tricolore.

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