Lotito provoca: "I romanisti vorrebbero un presidente come me"
Il presidente della Lazio: "Fatti e non parole. Io non vendo sogni, ma solide realtà ed è per questo che i tifosi della Roma mi amano"

Ospite sul battello di Piero Chiambretti nel programma Finché la barca va su Rai 3, il presidente della Lazio, Claudio Lotito, ha parlato del suo rapporto con i tifosi della Roma: “Io faccio i fatti, non le parole – ha dichiarato – non vendo sogni, ma solide realtà. I romanisti mi amano perché vorrebbero un presidente più presente”. “I tifosi della Roma vorrebbero un presidente con cui sfogare le loro frustrazioni – ha spiegato Lotito –. Io ho il coraggio di assumermi le mie responsabilità, anche davanti alla piazza contraria. Quest’estate contestavano la squadra, Baroni, e ho avuto diecimila persone contro, ma alla fine si sono dovuti ricredere davanti ai fatti”. Tuttavia, la Lazio ha appena subito una pesante sconfitta con il Bologna, e a questo proposito, viene chiesto a Lotito, che è anche senatore di Forza Italia, se facciano più male i cinque gol incassati o i cinque Stelle. “Quello che conta è arrivare al traguardo – risponde Lotito – ed è un monito per far capire agli addetti ai lavori quali siano gli obiettivi. Elezioni o campionato? Sono due mondi diversi, nel calcio ci sono fattori diversi. Dipende dalla capacità di dimostrare, attraverso il voto, di essere la persona giusta”.
“Il fiume non guarda in faccia nessuno”.
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— Rai3 (@RaiTre) March 18, 2025
“Quanto alla sconfitta con il Bologna – aggiunge Lotito – penso che l’importante sia rialzarsi. Può capitare di cadere, ma la volontà di rialzarsi è fondamentale. Sono convinto che ci siano le condizioni per fare bene”. Dopo aver sottolineato che preferisce essere chiamato “Claudio Lotito, Presidente o Senatore”, il presidente della Lazio ha risposto anche alla domanda sul motivo per cui è ancora costretto a girare con la scorta. “Più che i miei nemici, direi, chi sono i miei amici? Ci sono stati fatti gravi che hanno messo a rischio l’incolumità mia e della mia famiglia – ha spiegato Lotito –. Nemici? Sono pseudo-tifosi, perché tifoso significa appassionato, ma senza cadere in comportamenti che nulla hanno a che fare con il calcio e il rispetto delle regole. Alcuni di questi sono morti, altri sono stati arrestati, ma avevano un comportamento che non rispecchiava i valori del calcio”.