La conferma del 10

Il Milan ha deciso: Leao resta in rossonero

Rafa Leao resterà al Milan: la società rossonera ha scelto di puntare ancora sul portoghese anche in vista della prossima stagione

Il Milan ha deciso: Leao resta in rossonero
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Un gol e un assist per ricordare a tutti – e al Milan in primis – che lui c’è, eccome. A Udine, Rafa Leao non ha solo contribuito alla vittoria: ha lanciato un segnale chiaro al club rossonero. Un messaggio che vale per l’oggi e per il domani. Perché, al di là di chi sarà il prossimo allenatore o direttore sportivo, nella sua testa il futuro è ancora tinto di rossonero.

Nel presente, intanto, l’obiettivo è chiaro: trascinare la squadra verso la conquista della Coppa Italia – secondo trofeo stagionale dopo la Supercoppa – e assicurarsi un posto in Europa per la prossima annata. Il talento portoghese vuole fare la differenza con le sue giocate e, dopo una stagione complicata, si sente pronto a riprendersi il ruolo da protagonista.

Mai come in questa stagione Leao aveva dovuto affrontare così tante difficoltà da quando è al Milan. Prima Paulo Fonseca e poi Sergio Conceição hanno messo in discussione la sua centralità nel progetto, cosa che non era mai accaduta sotto la gestione Pioli. Le persone a lui vicine raccontano di un Rafa che ha faticato ad accettare questo nuovo status, ma che al tempo stesso ha sfruttato l’occasione per crescere. Si è messo in discussione, ha lavorato per essere decisivo anche a partita in corso – lo dicono i numeri: tre gol e tre assist in dieci presenze da subentrato – ed è diventato un calciatore più completo, più maturo, più leader.

Il nuovo modulo adottato da Conceição – il 3-4-3 – lo libera da compiti difensivi pesanti e lo lascia esprimere in libertà. Le sue esultanze in stile surfista, imitate da Reijnders e Fofana dopo il gol di Udine, sono il segno di un giocatore ritrovato, carico e centrale nel gruppo. Il suo obiettivo è migliorare ancora le statistiche e continuare a regalare vittorie, a partire dal prossimo impegno contro l’Atalanta, snodo cruciale sia per la corsa all’Europa che per il morale in vista del derby di ritorno in Coppa Italia, tra otto giorni.

Curiosamente, tutte le sette reti di Leao in questo campionato sono arrivate lontano da San Siro. Il suo ultimo gol casalingo in Serie A risale al 25 maggio 2024 contro la Salernitana. Troppo tempo per uno con il suo talento. Ora punta a spezzare il digiuno davanti al suo pubblico.

Intanto, sullo sfondo, si avvicina il tempo delle decisioni. L’amministratore delegato Furlani è pronto a incontrare Igli Tare, principale candidato per il ruolo di direttore sportivo del Milan 2025-26. Un solo incontro potrebbe non bastare, ma la strada sembra tracciata. Tare, tra l’altro, è un grande estimatore di Massimiliano Allegri, nome che piace anche a una larga parte della tifoseria per il suo curriculum vincente e per la familiarità con l’ambiente di Milanello.

Il nome di Leao, intanto, continua a circolare dalle parti di Barcellona, ma nessuno ha ancora bussato con decisione alla porta del Milan, protetto dalla clausola da 175 milioni fissata dopo il rinnovo. L’unica offerta concreta, arrivata dall’Arabia Saudita, è stata rispedita al mittente: Rafa a Milano sta bene. I suoi post sui social, anche negli ultimi giorni, non lasciano dubbi.

Si vede ancora rossonero. E non da comparsa. Vuole tornare titolare fisso, protagonista, riferimento. La panchina l’ha già assaggiata a sufficienza. Il suo futuro lo immagina in campo, a sorridere. E a surfare. Magari proprio a San Siro.

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