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Lazio, i perché del mercato bloccato: la stagione parte in salita

Maurizio Sarri deve adattarsi a una situazione difficile e tenere duro almeno fino a gennaio, quando il suo presidente potrà tornare a fare acquisti

Lazio, i perché del mercato bloccato: la stagione parte in salita
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La Lazio di Lotito e Sarri si ritrova con il mercato estivo bloccato. La motivazione principale risiede nel mancato rispetto dell’indicatore di liquidità stabilito dalla Covisoc, ente di controllo della FIGC, che verifica la sostenibilità economico-finanziaria dei club nelle due finestre di mercato: quella estiva (al 31 marzo) e quella invernale (al 30 settembre).

L’indicatore di liquidità è un parametro fondamentale: misura il rapporto tra attività e passività correnti, cioè i crediti e i debiti che devono essere incassati o saldati entro dodici mesi. Il primo caso in cui questo parametro balzò agli onori della cronaca fu nella stagione 2014-15, dopo il fallimento del Parma.

Nel caso della Lazio, il club non è mai riuscito ad avvicinarsi al valore minimo richiesto, pari allo 0,8 per la Serie A (in precedenza fissato allo 0,6). Un dato che la dice lunga sulle criticità finanziarie di lungo corso, mai realmente sanate.
Ma non finisce qui. I biancocelesti avrebbero violato anche altri due parametri delle NOIF – le Norme Organizzative Interne Federali – relativi all’indebitamento e al costo del lavoro allargato. Anche questi sforamenti contribuiscono in maniera decisiva al blocco delle operazioni in entrata, sia nella sessione estiva che in quella invernale.

A tutto questo si aggiunge un ulteriore dato allarmante: un debito complessivo stimato in circa duecento milioni di euro, in scadenza a dicembre 2025. Una zavorra pesante, generata anche da numerose operazioni di mercato impostate su prestiti onerosi con pagamento dilazionato nel tempo. Tra questi, emblematico è il caso dei 17 milioni spesi per Rovella, acquistato dalla Juventus con formula posticipata.

E SARRI, IN TUTTO QUESTO?

Secondo indiscrezioni, il presidente Claudio Lotito sarebbe stato informato già a fine maggio del blocco imposto per la sessione estiva di mercato. Ma allora viene da chiedersi: Sarri era a conoscenza di tutto?

Il tecnico toscano, alla sua seconda avventura sulla panchina biancoceleste, avrebbe chiesto rinforzi in vista della nuova stagione. Tuttavia, volente o nolente, Lotito non potrà accontentarlo almeno fino a gennaio, quando si aprirà la finestra invernale del calciomercato.

Eppure, nonostante tutto, Maurizio Sarri ha scelto di rimanere. Ha deciso di dare fiducia all’ambiente e di ripartire puntando forte sui giocatori già presenti in rosa. Un atto di responsabilità – o forse di sfida – in un contesto dove la programmazione tecnica è inevitabilmente legata al destino finanziario della società.
La Lazio, insomma, è ferma al palo. E la nuova stagione, che ancora deve cominciare, si preannuncia già in salita.

Alessandro Brachino