Tracollo biancoceleste

Tracollo Lazio: è fuori da tutte le competizioni europee

La Lazio dopo la sconfitta interna contro il Lecce si piazza settima in classifica steccando anche l'obiettivo Conference League

Tracollo Lazio: è fuori da tutte le competizioni europee
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Un epilogo amaro, che pesa come un macigno. La Lazio chiude la stagione fuori dalle competizioni europee, evento che non accadeva dalla lontana annata 2015-16, e lo fa con numeri preoccupanti: solo sette vittorie casalinghe in campionato, peggio era andata solo nel 2009-10, quando la squadra rischiò addirittura la retrocessione.

Il ko dell’Olimpico ha lasciato il segno. I tifosi, già provati da sconfitte pesanti come lo 0-6 contro l’Inter e il 5-0 con il Bologna, hanno fischiato la squadra, stavolta incapace di riconquistare un minimo di fiducia. L’eliminazione dalle coppe è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso. E tra i bersagli delle critiche non può che esserci anche Marco Baroni che ha ammesso: "La stagione è finita male, abbiamo fatto una brutta partita”.

Un’autocritica netta, senza attenuanti, che si trasforma quasi in un lungo mea culpa davanti ai microfoni:
“Avevo visto alcuni brutti segnali in settimana, avevo avvisato la squadra. Questa ultima immagine sporca il nostro campionato. Dispiace per i tifosi, per la società. C’erano alcuni giocatori che già pensavano al rompete le righe, questa è una mia responsabilità. Avevo detto ai ragazzi che l’ultima incide sull’immagine, sulla percezione della stagione. A gennaio sono arrivati dei giovani che avevano bisogno di tempo, la società però ha fatto il massimo. Ma non è questo il discorso ora. Sono qua con il dolore addosso. Non cerco gli alibi, mi assumo la responsabilità perché non sono riuscito a far capire ai giocatori quanto fosse importante questa gara. Attaccare con gli altri che difendono così basse abbiamo sempre fatto fatica. Questo è evidente”.

Il disastro sportivo di fine stagione ha inevitabilmente aperto anche il dibattito sul futuro in panchina. Baroni non si nasconde, ma rimanda ogni valutazione a un confronto con il club: “Dobbiamo parlare io e la società. Da ora faremo le valutazioni necessarie”.

Il tempo delle analisi è appena iniziato, ma intanto la Lazio è costretta a ripartire da una certezza: l’Europa, almeno per un anno, resterà solo un ricordo.

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