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Serie A
La curva dell'Udinese non ci sta: "Maignan, non siamo razzisti"
Il comunicato della curva nord friulana
La Curva Nord dell’Udinese torna a far sentire la propria voce nei confronti di Mike Maignan. Dopo lo striscione comparso nei pressi del Bluenergy Stadium pochi giorni prima della sfida contro il Milan – con un insulto rivolto al portiere francese – e subito rimosso, è arrivato un comunicato ufficiale da parte del tifo organizzato friulano.
“Friuli, Udine e la Curva Nord non sono razzisti. Dimostriamolo – si legge nella nota –. Il nostro dissenso verso Maignan, che il popolo friulano non dimentica, va espresso in modo civile, senza cadere in comportamenti discriminatori. Superiamo le narrazioni mediatiche spesso distorte e facciamoci sentire nel rispetto dei valori che ci contraddistinguono. Ora e sempre forza Udinese”.
Le tensioni risalgono alla gara della scorsa stagione, vinta in rimonta per 3-2 dal Milan proprio in Friuli. Durante quella partita, un ristretto gruppo di tifosi posizionati alle spalle di Maignan aveva rivolto insulti razzisti nei suoi confronti. Un episodio grave che però, secondo gli ultras friulani, non può essere attribuito all'intera curva. È questo il motivo alla base della loro contestazione: Maignan avrebbe, a loro dire, etichettato come razzista l’intero settore del tifo bianconero.
Le indagini della Questura avevano permesso, grazie all’analisi delle immagini di sorveglianza, di identificare quattro responsabili: tre uomini e una donna, di età compresa tra i 32 e i 45 anni. Tutti sono stati colpiti da un Daspo di cinque anni. La giustizia sportiva, invece, aveva punito l’Udinese con due giornate a porte chiuse per la Curva Nord.
Il dibattito resta aperto, tra chi chiede tolleranza zero verso il razzismo e chi rivendica la necessità di distinguere tra responsabilità individuali e collettive.
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