La giornata odierna dovrebbe portare il responso definitivo: la sentenza che chiarirà con precisione l’entità dell’infortunio e i relativi tempi di recupero. Sarà la risonanza magnetica a fornire il quadro completo, ma l’ecografia eseguita domenica ha già evidenziato una “lesione muscolare all’adduttore della coscia sinistra”, lasciando poche speranze a Dusan Vlahovic e allo staff medico della Juventus. L’attaccante serbo, uscito acciaccato dalla sfida di sabato contro il Cagliari, si prepara dunque a uno stop lungo, stimato in almeno due mesi. Un’assenza pesante che priverà sia la Juventus sia la Nazionale di Spalletti per ben quattordici partite tra Serie A, Champions League e Coppa Italia, a partire già dall’impegno di martedì sera contro l’Udinese per gli ottavi.
Il calendario non è clemente: Vlahovic salterà sfide cruciali come i big match contro Napoli e Roma, oltre a diversi appuntamenti che potrebbero pesare sulla corsa bianconera in campionato e in Europa. L’obiettivo realistico è un rientro all’inizio di febbraio, forse in occasione della trasferta di Parma, anche se tutto dipenderà dall’evoluzione della lesione.
“Si è stirato, temo che ne avrà per un po’”, aveva dichiarato Spalletti già nel post-partita, lasciando intendere la gravità della situazione. Il tecnico, che nelle ultime settimane aveva trovato in Vlahovic un punto fermo del suo attacco, è ora costretto a studiare soluzioni alternative. Le opzioni principali restano David e Openda, i sostituti naturali del serbo, anche se né il canadese né il belga finora hanno convinto del tutto. Spalletti, però, continua a difenderli pubblicamente, come dimostrato anche contro il Cagliari, quando ha risposto con fermezza a un tifoso che criticava David.
Per la sfida di Coppa Italia contro l’Udinese, l’allenatore starebbe valutando la possibilità di schierarli insieme, così da testarli in coppia e capire chi potrà offrire maggiori garanzie nelle prossime settimane. Ma non è escluso un piano alternativo: Spalletti sta infatti considerando l’ipotesi di utilizzare Yildiz come falso nove, supportato da due esterni offensivi, una soluzione che potrebbe portare nuova imprevedibilità all’attacco bianconero.
La Juventus, dunque, si prepara ad affrontare un periodo delicato senza il suo centravanti titolare, in attesa che Vlahovic possa tornare protagonista nel 2026.
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