La notizia dell’arrivo di Luciano Spalletti alla Juventus non è passata inosservata, scatenando reazioni tra tifosi e addetti ai lavori. In particolare, diversi sostenitori napoletani – e non solo – hanno manifestato un certo malumore, ricordando lo scudetto vinto dall’allenatore con il Napoli, traguardo talmente importante da essere celebrato con un tatuaggio dello stesso Spalletti. La mossa del tecnico toscano ha inevitabilmente alimentato il dibattito, soprattutto ora che guiderà la squadra bianconera.
A fare qualche commento ironico ci ha pensato Flavio Briatore, noto tifoso della Juventus, intervenuto alla presentazione ufficiale del nuovo locale Crazy Pizza. Con la consueta battuta, Briatore ha paragonato il tatuaggio dello scudetto napoletano a quello di un giovane che porta ancora il nome dell’ex fidanzata: “Se vince con la Juve, si tatuerà anche la J”, ha detto, strappando un sorriso e confermando la leggerezza con cui spesso guarda il mondo del calcio.
Non sono mancate, però, le osservazioni più critiche sulla gestione della squadra. Secondo Briatore, infatti, la dirigenza bianconera avrebbe speso molto senza ottenere risultati all’altezza delle aspettative. “La squadra è stata gestita male e sono stati spesi un sacco di soldi”, ha commentato, senza peli sulla lingua.
Quando gli è stato chiesto se nutrisse ambizioni di acquistare la Juventus, Briatore ha risposto in modo netto e deciso: “No, no. Sono super impegnato in Formula 1 con la Alpine”. Tuttavia, il manager ha ricordato con orgoglio la propria esperienza nel mondo del calcio, citando l’acquisto del club inglese Queens Park Rangers nel 2007: “L’avevo riportato in Premier League”, ha spiegato, sottolineando come anche in passato abbia saputo gestire con successo una squadra di alto livello.
Tra ironia, critiche alla gestione della squadra e un tocco di nostalgia per i suoi trascorsi nel calcio, Briatore ha dunque commentato con il suo stile inconfondibile l’arrivo di Spalletti alla Juventus, confermando che, nel mondo dello sport, le emozioni e le provocazioni non mancano mai.
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