Juventus, no Champions League no party: ecco chi rischia
Le manovre dei bianconeri

La situazione in casa Juventus è sempre più critica. Attualmente, la squadra rischia di restare fuori dalla prossima Champions League, una prospettiva che potrebbe avere conseguenze devastanti sul piano sportivo e finanziario. A Torino, la dirigenza è determinata a evitare in ogni modo tale scenario. Andrea Scanavino e Cristiano Giuntoli sono stati chiari con l’allenatore Thiago Motta, ma ora la risposta dovrà arrivare esclusivamente dal campo.
John Elkann, presidente di Exor, proprietaria della Juventus, non è affatto soddisfatto del cammino della squadra in questa stagione e ha convocato una riunione d’emergenza con i vertici societari. Se la Juventus non riuscisse a centrare la qualificazione alla Champions League, le misure correttive potrebbero essere drastiche. Le parole di Elkann lasciano poco spazio all'interpretazione: senza le entrate derivanti dalla competizione europea, la società dovrà affrontare difficili scelte, tra cui cessioni importanti, tagli al mercato e congelamento dei rinnovi.
Senza Champions League, a rischio ci sono i prolungamenti dei contratti di giocatori come Gatti, accostato al Napoli, e McKennie, oltre ai riscatti di Conceiçao e Kalulu, che potrebbero gravare ulteriormente sulle finanze bianconere. Il caso di Kolo Muani è particolarmente delicato: il suo acquisto definitivo dipenderebbe dalla permanenza senza obbligo di riscatto.
Sul fronte cessioni, l'assenza della Champions League spingerebbe la Juventus a fare cassa, con la possibilità di privarsi di alcuni elementi di valore come Cambiaso, Vlahovic e forse anche Yildiz. Una situazione che, se non risolta positivamente, potrebbe trasformarsi in una vera e propria catastrofe per il club. Le prossime settimane saranno decisive per le sorti della stagione bianconera e per il futuro della squadra.
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