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Juventus, la pareggite è tornata: e l’attacco è un problema

Cinque pari consecutivi e punte in crisi: David smarrito, Yildiz opaco e Openda ancora senza gol. Dopo la sosta tre trasferte di fuoco

Juventus, la pareggite è tornata: e l’attacco è un problema

Le tre vittorie iniziali contro Parma, Genoa e Inter avevano illuso che la Juventus di Igor Tudor potesse aver imboccato una strada diversa da quella dello scorso anno. Invece, col passare delle settimane, la squadra si è fatta risucchiare nella stessa spirale di dodici mesi fa: quella della pareggite. Con il pari a reti bianche contro il Milan, i bianconeri hanno infilato il quinto pareggio di fila (dopo Verona, Atalanta, Borussia Dortmund e Villarreal). Restano imbattuti, è vero, ma la sensazione è che la Juve non stia crescendo. E quando il più pericoloso in area è un difensore come Gatti — autore di una rovesciata da urlo col Villarreal e vicino al gol anche contro i rossoneri — significa che qualcosa non funziona.

Il vero problema resta l’attacco, dove Tudor continua a ruotare uomini senza trovare equilibrio. Contro il Milan ha convinto solo Conceiçao, vivace e rapido nei suoi strappi, tanto che la sua sostituzione nella ripresa ha lasciato molti dubbi. Yildiz ha vissuto una serata grigia, David continua a sembrare lontano parente del bomber del Lille: dopo il gol alla prima giornata col Parma e un assist con l’Inter, non è più riuscito a incidere. Anche la staffetta con Vlahovic, che a inizio stagione portava risultati entrando dalla panchina, ora sembra sterile: il serbo ha messo impegno e corsa ma senza trovare la giocata decisiva.

Ancora più complesso il caso Openda: arrivato come colpo estivo, non ha ancora trovato la sua dimensione. Tudor lo ha spesso usato da punta centrale pura, un ruolo che non sembra valorizzarlo, e nei 204 minuti giocati non ha ancora prodotto né gol né assist.

La sosta arriva come momento per riflettere e lavorare, ma il calendario non aiuta: dopo la pausa la Juve sarà attesa da tre trasferte complicate, contro Como, Real Madrid e Lazio. Gare che potrebbero dire molto sulle reali ambizioni bianconere e sulla capacità di Tudor di trovare finalmente un’identità offensiva stabile.